Pellet, ecco la revisione ENplus®. Perché è importante per l’Italia

revisione ENplus®
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Si è concluso il processo di revisione degli standard ENplus® a cui AIEL, Associazione italiana energie agroforestali, ha partecipato in qualità di membro dello European pellet council (EPC) e Organismo di gestione della certificazione ENplus® in Italia. Si stima che i nuovi requisiti ENplus® influiranno direttamente sulla qualità di oltre l’80% del pellet consumato in Europa nel settore domestico.

La revisione è frutto di un lavoro di quasi cinque anni che incontra pienamente le aspettative del mercato e degli operatori italiani grazie a una maggiore tracciabilità e trasparenza lungo tutta la filiera di approvvigionamento, a cominciare dai controlli aggiuntivi a sorpresa presso i produttori e le aziende di confezionamento volti a tutelare i consumatori e i commercianti “di filiera” sull’effettiva qualità dei prodotti.

L’introduzione del bilancio dei volumi e l’irrobustimento dei requisiti di tracciabilità mira a contrastare le sacche d’illegalità ancora presenti nel mercato, per evitare che pellet non certificato, anche sfuso, venga offerto in modo fraudolento come certificato ENplus®. Sui sacchi di pellet sarà prevista la stampigliatura di un numero di serie che permetta l’individuazione dell’azienda di confezionamento e del lotto di produzione.

La gestione dei reclami viene migliorata con nuovi meccanismi di garanzia sia per i consumatori sia per le aziende certificate: saranno considerate le analisi effettuate da qualsiasi laboratorio accreditato (non solo quelli riconosciuti ENplus®) ma i costi legati alle contestazioni infondate e puramente commerciali saranno addebitati ai reclamanti.

Anche l’utilizzo del marchio ENplus® viene migliorato: a certe condizioni, i rivenditori non certificati potranno comunicare e valorizzare con più efficacia la certificazione dei prodotti ENplus® offerti – cosa che, paradossalmente, finora non era ammessa.

I nuovi programmi per l’integrità e la governance del sistema di certificazione sistema introducono efficaci meccanismi di controllo sulle attività degli Uffici nazionali ENplus® e degli Organismi di certificazione, per garantire l’applicazione uniforme dei requisiti di certificazione – in primis, i criteri di verifica e approvazione delle grafiche di prodotto.

“Sono personalmente orgoglioso di questo traguardo, a cui abbiamo partecipato fin dai suoi primordi – commenta Matteo Favero, Responsabile area biocombustibili legnosi e certificazioni di AIEL -. Le prime riunioni sui princìpi di revisione risalgono al 2018 e, successivamente, ho contribuito partecipando attivamente ai lavori del comitato internazionale di revisione degli standard ENplus®”.

“Più di recente – prosegue Favero – la presenza nel Comitato direttivo dello European Pellet Council ha contribuito all’approvazione definitiva dei nuovi standard di certificazione, dopo un confronto serrato tra Bioenergy Europe/EPC e l’associazione tedesca DEPI degli standard ENplus®. L’impegno di AIEL è stato costante e ha permesso che il mercato italiano fosse rappresentato da ben tre esperti di alto profilo, su un totale ristretto di 15 partecipanti al comitato di revisione. In Italia, le aziende associate sono state coinvolte in ampie consultazioni – tra le più partecipate in Europa – sui temi della revisione. Ora si apre la sfida dell’applicazione pratica dei nuovi requisiti. Anche in questo caso l’Italia si farà trovare preparata a giocare il ruolo che merita nello scenario internazionale”.