Nuovi bandi regionali in arrivo per il turn over tecnologico del riscaldamento a biomasse

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Le due Province Autonome, Trentino e Alto-Adige, hanno recentemente pubblicato due bandi finalizzati a erogare incentivi per accelerare il turnover tecnologico degli impianti termici civili a biomasse obsoleti.

I territori montani del Trentino e dell’Alto Adige non fanno rilevare particolari criticità in riferimento ai superamenti di PM10 e NOx in inverno, e per questo i loro territori non sono soggetti a procedure di infrazioni aperte sui principali inquinanti dell’aria, almeno rispetto ai valori limite della direttiva in vigore.

Tuttavia, in inverno, soprattutto nelle valli con scarsa dispersione degli inquinanti, si rilevano con una certa frequenza superamenti del valore obiettivo di Benzo(a)pirene, nonché alcuni superamenti dei valori di PM10 e PM 2,5, per lo più nei centri abitati. La principale sorgente di questi inquinanti è la combustione domestica tradizionale della legna in apparecchi e caldaie tecnologicamente non più compatibili con gi obiettivi di miglioramento della qualità dell’aria locale. È infatti importante ricordare quanto riportato nel Rapporto Statistico 2023 di AIEL, secondo cui il parco generatori in Italia conta poco più di 8 milioni di generatori e ben il 68% di essi ha più di dieci anni, classificandosi quindi ormai come tecnologicamente superato sia in termini di efficienza energetica sia in termini di livelli di emissioni.

Per questo motivo il MASE ha messo a disposizione dei fondi per l’adozione di misure per il miglioramento della qualità dell’aria, nell’ambito di un Accordo di programma. Parte di queste risorse sono state destinate dalle province ai bandi di rottamazione degli impianti a biomasse obsoleti.