Alto Adige: 3,6 milioni di euro per la sostituzione di caldaie 35-500 kW

bando alto adige
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L’incentivo per il turn over tecnologico dei riscaldamenti a biomasse che la provincia autonoma dell’Alto Adige ha emanato con dgr 186 del 26/09/2023 punta alla riqualificazione energetico-ambientale delle caldaie centralizzate nel range di potenza termica nominale 35-500 kW. Questo perché in questo territorio negli ultimi trent’anni sono stati installati numerosi impianti di questa taglia, sia nel settore civile sia in quello del terziario.

Numerosi di questi impianti sono ora giunti alla fine della loro vita tecnica e quindi si rende necessario accelerare la loro sostituzione con tecnologie allo stato della tecnica. Per gli impianti domestici <35 kW, invece, la Provincia punta su azioni di sensibilizzazione al corretto utilizzo e sulla promozione del Conto Termico, ovvero degli incentivi GSE per la sostituzione e riqualificazione degli impianti obsoleti, valorizzando la rete di contatto con gli utenti finali degli spazzacamini, una figura professionale istituzionalizzata, la cui attività è disciplinata dal quadro normativo provinciale.

Possono beneficiare del “bando caldaie” le persone fisiche, gli enti senza scopo di lucro e le persone giuridiche (PMI, incluse le imprese individuali) che realizzano gli interventi nel territorio della provincia di Bolzano. Per le PMI si applicano i limiti previsti dalla normativa europea sugli aiuti di stato.

Le domande di contributo possono essere presentate dal 1° gennaio al 30 giugno di ogni anno a partire dal 01/01/2024 al 30/06/2027, fino ad esaurimento dei fondi disponibili pari a circa 3,6 milioni di euro. Il beneficiario deve aver richiesto l’incentivo Conto Termico al GSE, a partire dal 13 gennaio 2023, per la sostituzione di una caldaia a biomassa esistente costruita antecedentemente al 2003 compreso, come riportato nella targhetta del generatore. La nuova caldaia a biomasse deve avere una potenza nominale non superiore a 500 kW e Certificazione Ambientale 5 Stelle (cfr. d.m. 186/2017). L’impianto non deve essere ubicato in un’area già servita da un impianto di teleriscaldamento.

La misura del contributo viene espressa come una percentuale massima dei costi ammissibili riconosciuti dal GSE, con percentuali di copertura differenziate a seconda del tipo di beneficiario e, nel caso delle imprese, della loro dimensione economica, come indicato nella tabella di seguito.

Integrazione incentivo GSE % copertura spese ammesse
Persone fisiche Enti no-profit80%
Piccole Imprese65%
Medie Imprese55%

In ogni caso, l’ammontare massimo del contributo provinciale non può essere superiore a € 80.000.

La richiesta del contributo provinciale va fatta una volta che l’istruttoria GSE è andata a buon fine, ovvero con in mano la “scheda-contratto”. I principali documenti richiesti dalla provincia sono:

  • il Certificato Ambientale 5 Stelle della caldaia
  • la relazione tecnica del progettista
  • la Dichiarazione di conformità dell’impresa di installazione

ovvero documenti già in possesso del beneficiario, si tratta pertanto di una procedura molto semplice e chiara. Per maggiori informazioni e servizio di assistenza: https://ambiente.provincia.bz.it/aria/contributi-sostituzione-vecchi-impianti-a-legna.asp