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Giornata della Bioenergia, l’Italia deve crescere per sicurezza energetica e decarbonizzazione

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Mercoledì 23 novembre 2022 ricorre la Giornata italiana della Bioenergia, un’iniziativa promossa da Bioenergy Europe e dai partner nazionali e internazionali in tutta Europa per far comprendere l’importanza di questa fonte energetica rinnovabile per contribuire a realizzare la transizione europea verso la decarbonizzazione energetica nel più breve tempo possibile.

A partire da oggi (23 novembre) e fino alla fine dell’anno, il fabbisogno energetico dell’Italia può essere soddisfatto interamente dalle bioenergie. Il motto dell’edizione di quest’anno è “From Farm to Forest: utilizzare la bioenergia sostenibile per garantire la sicurezza energetica”. Al centro delle best practices proposte dai sostenitori della Campagna, il ruolo svolto dalla biomassa nel settore del riscaldamento. Un tema più che mai attuale, data la necessità di sostituire le forniture di gas russo e di disporre di modalità di riscaldamento più convenienti e sicure.

Aiel, Associazione Italiana Energie Agroforestali che da 20 anni si occupa di promuovere la corretta e sostenibile valorizzazione energetica delle biomasse agroforestali, in particolare dei biocombustibili legnosi, partecipa alla campagna informativa con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica sulla necessità di sviluppare ulteriormente il settore in Italia, accrescendo le utilizzazioni forestali seguendo i criteri della gestione forestale sostenibile.

Secondo l’ultimo “Rapporto sullo stato delle foreste in Italia”, la superficie boschiva negli ultimi 50 anni è raddoppiata e negli ultimi dieci anni è aumentata del 5%. La quantità annua di legname tagliato dai boschi è compresa tra il 18% e il 34% della crescita annua, rispetto a una media europea del 62%. In 10 anni la quantità di anidride carbonica assorbita dalle foreste italiane è aumentata di ben 290 milioni di tonnellate, e la quantità di carbonio organico immagazzinato nelle foreste italiane – quindi permanentemente rimosso dall’atmosfera – è passata da 490 a 569 milioni di tonnellate.

In questo periodo in cui la crisi energetica rischia di ostacolare lo sviluppo di molti settori economici facendo precipitare molte famiglie e imprese in una condizione di povertà energetica – spiega Annalisa Paniz, Direttrice Generale di Aiel – vogliamo sensibilizzare l’opinione pubblica e i decisori politici sulla necessità di valorizzazione di più le bioenergie rinnovabili  nel nostro Paese, attraverso lo sviluppo delle filiere energetiche locali per la produzione di biocarburanti come legna da ardere, cippato e pellet. Si tratta di una necessità non più prorogabile, non solo per consentire all’Europa di compiere la sua transizione verso le energie rinnovabili nel più breve tempo possibile e in modo sostenibile ma anche per garantire maggiore sicurezza energetica alla comunità”.

A livello europeo la Giornata della bioenergia è stata celebrata lo scorso 8 novembre 2022. Secondo le stime proposte da Bioenergy Europe, se tutta la bioenergia europea fosse utilizzata continuamente, avrebbe potuto coprire l’intero fabbisogno energetico dell’Europa per 52 giorni. Guardando al mix energetico complessivo, la bioenergia rappresenta il 57,4% di tutte le fonti rinnovabili e l’11,4% del mix energetico totale, il che la rende principale fonte di energia rinnovabile in Europa.

Quest’anno, Estonia e Lettonia sono state le prime a celebrare le loro Giornate nazionali della bioenergia: entrambe avrebbero potuto funzionare solo con la bioenergia per quasi 5 mesi (144 giorni ciascuna) – seguite da Svezia e Finlandia con 140 giorni ciascuna. Per molti Paesi c’è spazio per crescere, compresa l’Italia, che potrebbe valorizzare i propri boschi invece che lasciarli, come avviene, in uno stato cronico di abbandono che causa povertà economica, energetica, dissesto idrogeologico, maggiore rischio di incendi e di perdita di valore ambientale.