Qualità dell’aria in Lombardia, 12 milioni per sostituire impianti di riscaldamento inquinanti

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La Giunta di Regione Lombardia, su proposta dell’assessore all’Ambiente e Clima, Raffaele Cattaneo, ha approvato la delibera che prevede i criteri di incentivazione per la sostituzione degli impianti termici civili più inquinanti con impianti a biomassa a basse emissioni.

Impianti di riscaldamento moderni per qualità dell’aria migliore
Regione Lombardia – afferma l’assessore Cattaneo – mette disposizione 12 milioni di euro (all’interno delle risorse per il Bacino Padano) per sostituire gli impianti inquinanti con impianti a biomassa a bassissime emissioni. Sono risorse destinate ai privati, alle onlus e alle piccole medie imprese. Questo dimostra una volta di più l’attenzione della nostra regione per l’ambiente e la qualità dell’aria. In questi anni stiamo agendo in tutti i settori che producono più emissioni. Ed ora ci concentriamo sugli impianti di riscaldamento”.

Le risorse sono così suddivise: 10 milioni di euro sono destinati agli incentivi per le persone fisiche. Un milione agli incentivi per le onlus non iscritte al Registro delle imprese e un milione agli incentivi per le Pmi, comprese le ditte individuali.

Con questa delibera – spiega Cattaneo – cerchiamo di favorire la sostituzione degli impianti più inquinanti. La lotta all’inquinamento dell’aria è uno dei punti prioritari del nostro impegno e questo pacchetto di incentivi consentirà dunque di proseguire nel nostro lavoro”.

IL BANDO

Requisiti per accedere

Per accedere al bando sono necessari due requisiti:

  • aver acquistato dopo il 30 novembre 2021, un impianto termico con queste caratteristiche:
    – nei Comuni con altitudine sopra i 300 m (slm), il generatore deve appartenere alle classi ambientali 4 stelle o 5 stelle (secondo il DM 186/2017) e deve avere valori di polveri sottili (PP) inferiori a 20 mg/Nm3 
    – nei Comuni con altitudine sotto i 300 m (slm), il generatore deve appartenere alla classe ambientale 5 stelle (secondo il DM 186/2017) e deve avere valori di polveri sottili (PP) inferiori a 15 mg/Nm3
  • aver ottenuto dal GSE, per il medesimo impianto, il riconoscimento del contributo previsto dal Conto Termico. 

Ammontare dell’incentivo

Il contributo regionale sarà concesso a integrazione dell’incentivo Conto Termico in modo da raggiungere la copertura dei costri ammissibili secondo i seguenti scaglioni:

  • 70% per impianti con emissioni di polveri sottili maggiori di 15 PP e fino a 20 PP;
  • 85% per impianti con emissioni di polveri sottili maggiori di 10 PP e fino a 15 PP;
  • 95% per impianti con emissioni di polveri sottili minori o uguali a 10 PP;

Il contributo regionale sarà riconosciuto solo per gli impianti a bassissime emissioni, classificati con 4 o 5 stelle e con valori di polveri sottili (PP) ancora inferiori rispetto alla classe di appartenenza. E quindi non per tutti gli impianti a biomassa incentivati dal Conto termico. Il contributo regionale, che consentirà di coprire fino al 95% i costi per la sostituzione del vecchio impianto, sarà dunque rapportato al valore delle emissioni di polveri sottili, indicato nel certificato ambientale.

Tempistiche

Il bando sarà pubblicato nei primi mesi del 2022. Dalla data della delibera decorrerà la possibilità di fruire degli incentivi.

I contributi saranno liquidati nel 2023, per dar modo agli utenti di acquisire l’esito della richiesta di contributo relativa al Conto Termico. Saranno a rimborso, cioè dietro presentazione degli attestati di spesa.