Legname fluitato: raccolta e impiego energetico

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Attivato un Fondo ministeriale per le attività di raccolta di legname fluitato, ossia depositato nell’alveo e sulle sponde dei fiumi, dei torrenti e dei laghi e sulla battigia del mare, con l’obiettivo di contenere i consumi energetici, di promuovere la produzione di energia dalla biomassa legnosa e l’autoconsumo e di prevenire il dissesto idrogeologico nelle aree interne

La Legge 29 dicembre 2022 n. 197, ossia la Legge di bilancio per l’anno finanziario 2023, all’art. 1, comma 443, apre alla possibilità di recuperare il legname fluitato disponendo che “al fine di contenere i consumi energetici, di promuovere la produzione di energia dalla biomassa legnosa e l’autoconsumo nonché di prevenire il dissesto idrogeologico nelle aree interne, è consentita agli imprenditori agricoli la raccolta di legname depositato naturalmente nell’alveo dei fiumi, dei torrenti, sulle sponde di laghi e fiumi e sulla battigia del mare, in seguito a eventi atmosferici o meteorologici, mareggiate e piene”.

I successivi commi 444 e 445 hanno previsto rispettivamente l’istituzione presso il Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste di un fondo dedicato al finanziamento di progetti di recupero del legname fluitato, e l’emanazione di un apposito Decreto ministeriale per la definizione delle condizioni, criteri e modalità di ripartizione delle risorse del fondo.

Con successivo Decreto del 10 marzo 2023, il MASAF ha quindi disciplinato le condizioni, i criteri e le modalità di ripartizione delle risorse previste dal fondo ministeriale, la cui dotazione economica è di 500.000 € all’anno.

I progetti che possono essere finanziati dal fondo ministeriale devono essere realizzati in territori che, nei 5 anni precedenti, sono stati oggetto di eventi meteorologici di particolare gravità e per i quali siano stati dichiarati, a vario titolo, lo stato di emergenza, l’allerta metereologica o lo stato di calamità. Il sostegno di cui può beneficiare ciascun progetto ammesso raggiunge i 50.000 €, liquidati per il 20% a titolo di acconto.

Tra i diversi soggetti che possono accedere al fondo spiccano in particolare gli imprenditori agricoli e gli imprenditori forestali, singoli o associati, in cooperativa, anche in rete tra loro.

La graduatoria dei progetti viene realizzata valutando l’impiego della biomassa legnosa raccolta, le modalità di trasporto, gli obiettivi complessivi del progetto e le sue forme di finanziamento, nonché le attività di formazione e informazione connesse alla raccolta del legname fluitato e depositato naturalmente.

In particolare, sono considerati un valore aggiunto l’utilizzo della biomassa raccolta all’interno di filiere corte per la produzione di energia termica, cogenerazione, autoconsumo o vendita, le modalità di trasporto a basso impatto ambientale (ad esempio, la trazione animale), gli obiettivi di prevenzione del dissesto idrogeologico e la previsione di cofinanziamento pubblico o privato del progetto.

Il 12 maggio 2023 il Ministero ha quindi pubblicato il bando recante le caratteristiche, le modalità e le forme per la presentazione delle domande di accesso al finanziamento delle attività di raccolta del legname fluitato naturalmente e depositato nell’alveo e sulle sponde dei fiumi, dei torrenti, dei laghi e sulla battigia del mare.

AIEL supporta le aziende aderenti al Gruppo Biomasse nella redazione dei relativi progetti. Per maggiori informazioni, è possibile scrivere a biomassplus.aiel@cia.it