Verifica straordinaria sulla qualità del pellet

Condividi

ENplus® ha effettuato una sorveglianza straordinaria sulla qualità del pellet, acquistando sacchetti presso rivenditori e supermercati. È solo uno dei meccanismi ENplus® per assicurare ai consumatori la qualità del pellet certificato

Forte di 14 milioni di tonnellate di pellet prodotte e oltre 1.300 aziende certificate, lo schema ENplus® continua a porsi l’obiettivo di garantire che i prodotti presenti sul mercato siano effettivamente di alta qualità, affinché il proprio marchio di certificazione continui ad essere una garanzia per i consumatori.

In preparazione alla prossima stagione termica, ENplus® ha quindi condotto un progetto di “sorveglianza del mercato”, acquistando a campione sacchi di pellet presso punti vendita, rivenditori e supermercati, per analizzarli e verificarne la conformità agli standard ENplus®.

Nel 2025 sono stati campionati 43 sacchi, di cui circa metà in Italia e, a seguire, in Polonia, Spagna, Romania, Lettonia e Repubblica Ceca. Sebbene l’acquisto dei sacchi sia stato casuale, quest’anno è stata rivolta un’attenzione particolare ai sacchi provenienti da aree balcaniche e dall’Ucraina, dove le verifiche ispettive in situ sono ancora sospese a causa della perdurante situazione bellica. Il monitoraggio di mercato prosegue fin dal 2021 e, da allora, sono stati raccolti ben 190 sacchi di pellet provenienti da 23 Paesi diversi: AT, BA, BG, BY, CZ, DE, DK, EE, ES, FR, HR, HU, IT, LT, LV, ME, NL, PL, RS, RU, SI, SK, UA.

Figura 1 – Sacchi campionati dal 2021, per origine del codice ENplus®

Nel 68,4% dei casi i sacchi riportavano un codice di certificazione da produttori, mentre i distributori valgono il 31,6% del campione.

Figura 2 – Sacchi campionati dal 2021, per tipologia aziendale

Si registra un’ampia prevalenza della classe di qualità ENplus A1, indicata dal 90,1% dei sacchi campionati, mentre la classe ENplus A2 vale per meno del 10% dei casi.

Figura 3 – Sacchi campionati dal 2021, per classe di qualità

Il pellet è stato inviato solamente a laboratori d’analisi riconosciuti ENplus®, a cui è stato chiesto di analizzarne i parametri chimico-fisici. Nei casi in cui sono emerse non-conformità di natura qualitativa, sono stati attivati i rispettivi Organismi di certificazione ed è stato chiesto alle aziende di affrontare i problemi riscontrati, sulla base del proprio sistema di gestione di processo e/o dei reclami. Le non conformità riscontrate sono principalmente imputabili alle materie prime utilizzate per la produzione del pellet (es. livelli di cenere più alti del dovuto), a mancanze nel processo produttivo o di automonitoraggio, oppure a condizioni che si sono verificate quando i sacchi avevano già lasciato gli impianti delle aziende certificate (es. scarsa durabilità meccanica dovuta a cattive condizioni di trasporto o stoccaggio).

Il personale dell’Ufficio ENplus® ha inoltre condotto la verifica delle grafiche delle confezioni, per accertarne la conformità a quelle approvate. Questo ha permesso di individuare confezioni contraffatte che non appartenevano alle aziende certificate indicate sui sacchi e, talvolta, l’utilizzo di sacchi non approvati da parte di aziende certificate.

La sorveglianza sul mercato è soltanto uno dei meccanismi che ENplus® ha attuato per garantire la qualità del proprio pellet. In particolare, da inizio 2025 è obbligatorio che su ogni sacco di pellet venga stampigliato un codice seriale (o codice lotto), che è un elemento chiave per assicurarne la tracciabilità e rispondere efficacemente agli eventuali problemi di qualità riportati dai consumatori. L’analisi dei sacchi campionati nel monitoraggio di mercato dimostra che le aziende stanno adottando in modo efficace il nuovo requisito: l’80% dei sacchi rivela la presenza del numero di serie, in forte aumento rispetto al 2024.

Figura 4 – Presenza del codice seriale nei sacchi campionati nel 2024 e nel 2025

Anche le verifiche ispettive a sorpresa, che includono il campionamento e le analisi del pellet, sono strumenti fondamentali per garantire che le aziende mantengano alta la qualità dei propri prodotti anche tra le visite ispettive pianificate. Inoltre, è stata sviluppata una applicazione per smartphone che permette ai consumatori di scansionare con la propria fotocamera i sacchi di pellet, per verificare in tempo reale se essi sono autorizzati o se il marchio ENplus® sia usato in modo improprio.

Le informazioni di dettaglio su quali sacchi siano stati prelevati e sui risultati analitici non sono comunque disponibili al pubblico, per evitare distorsioni di natura commerciale. Tuttavia, nel complesso, esse confermano l’alta qualità del pellet prodotto e commercializzato dalle aziende italiane certificate ENplus®: scopri quali aderiscono al Gruppo pellet AIEL!