L’ufficio internazionale ENplus® ha avviato un progetto tecnico pluriennale dedicato al tema della consegna di pellet in autobotte con l’obiettivo di definire metodi standard di prova e di misura delle performance dei diversi veicoli di trasporto e delle loro dotazioni tecniche
La revisione dello schema ENplus® adottata a fine 2022 definisce “consegne di piccola scala” le forniture di pellet in autobotte, in forma di prodotto sfuso, non superiori a 20 tonnellate a un consumatore finale. Esempi tipici di consegne di pellet di piccola scala sono quelle effettuate con autobotti pneumatiche certificate ENplus® per rifornire impianti tecnologici automatizzati e caratterizzati da elevati standard di comfort, sicurezza e sostenibilità.
Come tutte le operazioni di movimentazione e trasporto, anche la consegna in autobotte influisce sulla qualità finale del pellet consegnato, poiché gli urti e le abrasioni a cui è sottoposto possono incidere, in particolare, sui valori di polveri fini e durabilità meccanica.
Nelle forniture di pellet sfuso ai consumatori finali l’ammontare di polveri fini non dovrebbe superare l’1% in peso del pellet consegnato. Per questo motivo, soltanto le aziende certificate dotate di un proprio codice di identificazione e le cui autobotti siano state adeguatamente ispezionate possono consegnare pellet sfuso dichiarandone la certificazione ENplus®, il loro elenco è disponibile qui.
Certificazione e qualità: le verifiche al consumatore
Gli automezzi attualmente disponibili sul mercato per la consegna di pellet in autobotte sono caratterizzate da diverse tipologie costruttive, nonché da dispositivi tecnologici e dotazioni strumentali piuttosto differenti tra loro, i cui effetti sulla produzione di polveri fini non sono sempre noti con precisione e in modo unanime.
Attualmente, ciascun Ufficio nazionale ENplus® ha specificato quali tipi di autobotte possano essere utilizzate in ogni singolo Paese per le consegne di pellet di piccola scala: l’utilizzo di autobotti pneumatiche è autorizzato in tutto il mondo, mentre in Italia, Francia, Spagna e Regno Unito è ammesso anche l’impiego di autobotti a estrattore rotante (rotary feeder, dotate di coclea).
La decisione dell’Ufficio italiano di autorizzare anche questa tecnologia nasce dalla volontà di non ostacolare lo sviluppo delle consegne di pellet sfuso certificato in quelle Regioni – tipicamente del centro-sud e nelle isole – dove non è ancora disponibile una flotta sufficiente di autobotti pneumatiche.
È comunque fondamentale che i consumatori si assicurino che le autobotti utilizzate (e il pellet) siano effettivamente certificate, così da non imbattersi in frodi o contraffazioni.
Tecnologie e qualità: il progetto di ricerca ENplus®
Per superare progressivamente i diversi approcci nazionali, lo schema ENplus® ha stabilito (v. requisito 6.2.3.4 dello standard ENplus® ST 1001 – Requisiti per le aziende) che la tipologia costruttiva e la dotazione tecnologica dei veicoli utilizzati per le consegne di piccola scala debbano essere approvati dall’Ufficio Internazionale ENplus®, o che essi vengano testati utilizzando una serie di protocolli di prova, anch’essi approvati dall’Ufficio Internazionale ENplus®.
Di recente, ENplus® ha quindi avviato un progetto tecnico per definire metodi standard di prova e di misura delle performance dei diversi veicoli di trasporto e delle loro dotazioni. Il progetto, che proseguirà per più anni, si articolerà in cinque fasi:
- Raccolta di informazioni e sviluppo preliminare di un’adeguata conoscenza sulle tecnologie esistenti e sui veicoli utilizzati per le consegne di piccola scala;
- Stesura di un rapporto statistico che descriva l’effettiva diffusione sul mercato delle diverse tecnologie;
- Creazione di un protocollo d’analisi per misurare l’impatto delle diverse tecnologie sulla generazione di polveri fini durante le fasi di consegna;
- Conduzione di test in base al protocollo individuato e analisi delle performance delle diverse tecnologie;
- Stesura di linee-guida e requisiti comuni per i veicoli e le autobotti utilizzate nelle consegne di pellet.
Appena saranno disponibili, AIEL divulgherà i risultati del progetto alle aziende associate interessate e, in particolare, alle aziende aderenti al Gruppo Pellet ENplus®.