Il Comune di Seren del Grappa è stato negli anni attento e lungimirante nella gestione del bene forestale anche con la costituzione negli anni scorsi di una Associazione Forestale volta all’ottimizzazione della gestione consorziata del bene boschivo pubblico e privato e alla pianificazione, riordino e riassetto forestale. Grazie alla sensibilità del Sindaco Dario Scopel, il settore ha trovato nuovo impulso.
Intervista a Dario Scopel, sindaco di Seren del Grappa
Sindaco Scopel, per quali ragioni avete aderito al Gruppo Veneto Foreste?
Da molti anni il bosco e la montagna sono uno dei temi centrali al quale le Amministrazioni Comunali Serenesi hanno lavorato. Loris Scopel (sindaco per molti anni di Seren del Grappa e presidente della Comunità montana feltrina) ha lavorato affinché questa attenzione si tramutasse in azioni concrete che portassero non solo un beneficio all’ente ma anche alla comunità attraverso la nascita di molte imprese boschive. Oggi porre attenzione alla montagna e al bosco significa anche certificare che questo impegno è nel solco di uno sviluppo che sia però caratterizzato da un uso sostenibile del patrimonio boschivo che oltre al valore economico ha anche un immenso valore ambientale. Questa scelta è rafforzata ancor di più dal fatto che oggi il Massiccio del Grappa ha ottenuto il riconoscimento Unesco di Riserva di Biosfera.
Quale ruolo potrà avere questa rinnovata attenzione all’ambiente nella candidatura del Grappa a riserva di Biosfera Unesco e al progetto di recupero dell’area del Sacrario?
Il fatto che oltre venti Amministrazioni Comunali, 3 Provincie e 3 Unioni Montane abbiano lavorato in sinergia per raggiungere l’obiettivo, è solo l’inizio e non la fine di un percorso. I progetti che potranno essere presentati dal Grappa Mab Unesco avranno un rilievo diverso e più incisivo per intercettare le risorse di cui il Massiccio del Grappa necessita. Ad esempio la demolizione della ex Base Nato a Cima Grappa è arrivata dopo molti anni, proprio grazie ad un corale gioco di squadra. Non faremo calare l’attenzione e la pressione sui lavori di ristrutturazione del Sacrario e delle gallerie, lavori per i quali lo Stato aveva messo a bilancio 5 milioni di euro per i quali si è in attesa della progettazione esecutiva
Molto interessante l’intervento che avete realizzato come Comune di Seren del Grappa con la Rete di teleriscaldamento. Di cosa si tratta?
La realizzazione della caldaia a biomassa è l’ultimo di numerosi interventi volti alla valorizzazione del patrimonio boschivo. La caldaia fornisce calore agli edifici pubblici del capoluogo (scuole, palestra, centro servizi, Municipio) e casa di riposo. Permette in un contesto in cui il metano e il gasolio hanno raggiunto prezzi fino a pochi mesi fa inimmaginabili, di mantenere il costo del calore praticamente a livelli pre crisi energetica
Da dove proviene il legname utilizzato?
Il cippato non proviene solo da boschi serenesi ma è comunque proveniente da filiera corta ossia nell’arco di 70 km e quindi dal territorio provinciale
Quale sinergia si è creata con gli operatori e le ditte locali?
Nel corso degli anni grazie alle strade silvopastorali sono nate varie ditte che ora lavorano in molti luoghi della provincia portando capacità e professionalità. Credo questo possa essere una delle maggiori gratificazioni per chi ha lavorato in questi anni per valorizzare il patrimonio boschivo.
Quali difficoltà avete incontrato e quali benefici?
Come sempre quando si portano avanti delle azioni si incontrano problemi da superare, che possono essere di natura burocratica o economica. Abbiamo avuto la fortuna di accedere a un contributo della Regione Veneto che ci ha permesso di realizzare la centrale a biomassa; diventa invece sempre più difficile per i consorzi silvopastorali intervenire sulle infrastrutture esistenti perché i bandi del PSR hanno via via modificato i regolamenti e questo comporta un problema non di poco rilievo visto che senza i centinaia di chilometri di strade silvopastorali realizzati dai Consorzi non ci sarebbe la possibilità di scalare e valorizzare i boschi delle nostre montagne.
(Questa intervista è stata pubblicata sulla rivista Crescere col Centro edita da centroconsorzi.it)