Novità normative per la commercializzazione dei fertilizzanti
Il recupero delle ceneri di combustione è l’ultima fase del processo di valorizzazione della filiera legno-energia. Tuttavia, nella gestione di tali residui, a fronte di una complessa normativa, è spesso difficile per le imprese identificare le corrette modalità operative. Per questo AIEL, nell’ambito del Progetto LENO–Legno Energia Nord Ovest, un progetto pilota del settore forestale finanziato da Regione Piemonte, ha realizzato un approfondimento normativo volto a dirimere alcuni dei dubbi principali nella gestione delle ceneri di combustione di legno vergine.
Novità nella qualifica dei fertilizzanti
Le principali innovazioni sono introdotte dal Regolamento (UE) 1009/2019 e delle sue successive integrazioni.
Tale Regolamento disciplina la commercializzazione dei prodotti fertilizzanti nel territorio europeo: la cenere, infatti, affinché possa essere commercializzata, deve sottostare sia alle indicazioni del presente regolamento sia alla normativa nazionale (D.lgs 75/2010).
Nel Regolamento (EU) 1009/2019 la cenere viene riconosciuta quale Categoria di Materiale Costituente, CMC, ossia ingrediente adatto alla produzione di un fertilizzante. I residui della valorizzazione energetica del legno rientrano in due principali categorie costituenti:
- la cenere nella CMC 13 quale materiale generato da caldaie;
- il biochar nella CMC 14 quale materiale generato da gassificatori o piro-gassificatori.
Con il riconoscimento dei residui come costituenti, vengono finalmente definiti i requisiti che questi devono rispettare allo scopo di essere commercializzati come fertilizzanti.
La qualifica dei sottoprodotti
La definizione delle modalità di gestione dei residui che potrebbero essere classificati come rifiuti è disciplinata nel Testo Unico Ambientale, D.lgs. 152/2006, che prevede la possibilità di gestire la cenere come sottoprodotto qualora vengano rispettati i criteri individuati dell’Articolo 184-bis, tra cui la legalità del suo utilizzo, quale conformità al Reg. (UE) 2019/1009 e D.lgs 75/2010.
L’iter si dimostra più semplice, invece, per l’utilizzo della cenere autoprodotta. La sua valorizzazione è regolamentata dalla Direttiva nitrati 91/676/CEE e recepita nel TUA (Testo unico ambientale). Un punto essenziale, nel caso di utilizzo sono la progettazione dell’intervento agronomico, finalizzato alla giustificazione dell’utilizzo della cenere in campagna, il rispetto delle buone pratiche agronomiche e l’accertamento della conformità al Reg. 2019/2009.
L’approfondimento
L’approfondimento realizzato da AIEL nell’ambito del progetto LENO 2022 sarà pubblicato sul sito di progetto (www.legnoenergia.org), ma i tecnici di AIEL sono a disposizione delle imprese per un ulteriore supporto normativo e la condivisione dell’approfondimento.