Legno, risorsa strategica: gli impegni di AIEL perché le Istituzioni ne riconoscano l’importanza. Le prossime sfide: iva sul pellet 10%, Pniec, nuove alleanze
Il ripristino dell’Iva al 10% sul pellet, l’avvio del Gruppo di lavoro sulla “sostenibilità degli usi energetici delle biomasse forestali” presso il MIPAAF. Ma anche l’aggiornamento del PNIEC e le eventuali modifiche al PNRR, la Direttiva RED III per monitorare gli sviluppi nel corso del trilogo. Questi i principali dossier sui quali si è discusso in occasione dell’Assemblea dei soci di AIEL 2022, tenutasi oggi, giovedì 20 ottobre presso l’Auditorium del Giardino Botanico dell’Università di Padova.
L’Assemblea è stata un’importante occasione di incontro e ascolto reciproco tra soci e Associazione, dopo più di due anni di interruzione forzata a causa delle restrizioni pandemiche. Due anni nel corso dei quali AIEL ha vissuto un periodo di cambiamento e di riorganizzazione interna, con l’obiettivo di modernizzare l’associazione, rendendola più resiliente e solida, capace di adattarsi ai cambiamenti sociali e politici.
Nel corso dell’Assemblea si è proceduto al rinnovo del Consiglio Direttivo di AIEL, composto da Marco Palazzetti, Imerio Pellizzari, Daniele Rigamonti, Riccardo Cosimi, Francesca Fabrizio, Gianni Tarello, Sandro Orlandini e Gianmichele Passarini . Successivamente il Consiglio ha provveduto alla nomina del Presidente: Domenico Brugnoni, Presidente uscente, è stato confermato nella carica per il prossimo triennio.
Tutta la filiera delle biomasse riafferma con forza l’importanza della prima fonte di energia rinnovabile del Paese. “I fronti su cui ci siamo concentrati sono molteplici – ha spiegato nel suo intervento Annalisa Paniz, Direttrice generale di AIEL –. L’obiettivo è di offrire una visione propositiva del settore come elemento strategico, sia nell’ambito della sicurezza e della diversificazione energetica sia nella gestione del territorio e della valorizzazione del patrimonio forestale in ottica di gestione responsabile delle risorse applicando il principio dell’uso a cascata delle risorse legnose”. La discussione si è soffermata in particolare sulle attività di advocacy, public affairs e comunicazione istituzionale di AIEL, che hanno visto l’Associazione impegnata in quest’ultimo anno, sia a livello nazionale che europeo.
I dossier nazionali
Dal Recepimento nazionale della Direttiva (UE) 2018/2001 – REDII, allo schema di decreto “FER 2”, fino alle attività con il Ministero degli Esteri volte a mitigare le conseguenze sul mercato italiano del divieto temporaneo di export di legna e pellet previsto dal Governo della Federazione di Bosnia e Erzegovina (FBiH), l’Associazione ha saputo presentarsi a livello nazionale come interlocutore di riferimento per le Istituzioni su tutte le principali tematiche relative alla filiera legno-energia.
I dossier europei
Sul fronte europeo, dossier come il Piano RePower EU, la revisione delle Direttive REDIII ed EED come previsto dal pacchetto Fit for 55 e l’Energy Labelling, hanno visto AIEL impegnarsi per evidenziare a livello europeo il ruolo della bioenergia per la sicurezza e l’indipendenza energetiche.
Nuove alleanze
Un impegno favorito anche dalla creazione di nuove alleanze con gli altri protagonisti dell’economia del legno, con l’obiettivo di sviluppare una filiera integrata in grado di valorizzare l’intero comparto. Va in questa direzione la creazione del Gruppo di Lavoro coordinato da AIEL “Sostenibilità degli usi energetici delle biomasse forestali” presso il MIPAAF, insieme a Fiper, Assocarta, Federlegno Arredo, Mise, Mite, Uncem, Legambiente, Università, Fsc, Federforeste, Regione Piemonte, Regione Campania, Istat, Confagricoltura, Anci, Conaf, Conaibo, Cia, Unital Confapi, Confartigianato, Uci, Coldiretti, Pefc, Cluster legno arredo Fvg.
Un’importante opportunità per puntare ad una maggiore integrazione di tutta l’economia forestale, frutto del riconoscimento istituzionale del ruolo fondamentale della valorizzazione energetica dei residui legnosi nell’ambito di una gestione forestale sostenibile e dell’applicazione del principio dell’uso a cascata.
Gli impegni per il futuro
Per quanto riguarda il lavoro dei prossimi mesi, l’Associazione è concentrata sul ripristino dell’IVA agevolata sul pellet, una misura da attuare in via strutturale e non emergenziale, da inserire nella legge finanziaria 2023, particolarmente importante per contenere l’aumento dei prezzi del pellet importato dall’Italia, che non sembra destinato a rientrare almeno nel breve termine.
AIEL seguirà con attenzione anche l’auspicato aggiornamento del PNIEC, un documento di programmazione degli obiettivi energetici molto importante, purtroppo rimasto al palo. A suo tempo, AIEL aveva presentato una proposta di modifica per la termica da biomasse legnose direttamente al Ministro Cingolani, chiedendo obiettivi più ambiziosi sul fronte della valorizzazione energetica delle biomasse legnose rispetto alla versione del 2019, anche a seguito della revisione delle direttive EED e REDIII che impongono obiettivi energetici e di decarbonizzazione ancora più sfidanti rispetto ai precedenti.
“Per quanto riguarda il PNIEC, intendiamo riconfermare con forza – ha detto Annalisa Paniz – la richiesta di portare a 16,5 Mtep il livello obiettivo di energia termica prodotta da bioenergia, di cui 8,5 Mtep da biomasse legnose, pari a circa 146 GW di potenza installata”.
Opportunità e ruolo della filiera sulla strada della sicurezza e diversificazione energetica
All’intervento principale è seguito un confronto tra i membri del Consiglio Direttivo di Aiel in cui Imerio Pellizzari (Gruppo produttori professionali biomasse), Daniele Rigamonti (Gruppo pellet), Riccardo Cosimi (Gruppo installatori professionali biomasse), Francesca Fabrizio (Gruppo caldaie biomassa) e Marco Palazzetti (Gruppo apparecchi domestici) si sono confrontati sulle opportunità e sul ruolo di primo piano che la filiera legno-energia può esercitare per una maggiore sicurezza e diversificazione energetica.
Il dibattito
“Serve lo sviluppo di un’intera filiera produttiva del legno: dal legname da opera, all’industria cartiera fino alla valorizzazione energetica in una chiave di valorizzazione degli scarti – ha detto Imerio Pelizzari –. Il Trentino e l’Alto Adige tagliano circa il 36% della ricrescita annuale a fronte di una media nazionale del 16-18%. Pensiamo che questa media per Paesi come l’Austria arriva al 60%. Cosa vuol dire prelevare questo materiale dalla foresta? Non significa solo valorizzare il settore del legno, ma anche portare sul territorio benessere e crescita economica, in modo sostenibile. Lavorare con le biomasse, infatti, significa lasciare sul territorio un’occupazione lungo tutta la filiera circa 23 volte superiore a quella dei combustibili fossili”.
Secondo Daniele Rigamonti, “Proprio l’aumento dei prezzi ha consentito ai distributori di pellet di aprire nuove fonti di approvvigionamento, come Canada e Stati Uniti, che limiteranno il problema della mancanza di materiale. L’aspettativa è che i prezzi non caleranno improvvisamente e per questo la riduzione dell’Iva sul pellet al 10% è fondamentale, soprattutto dopo che Paesi come la Spagna hanno già provveduto a portarla al 4%. Un altro fattore di aiuto al mercato arriva da un mese di ottobre particolarmente caldo, che sta aiutando il sistema che nel frattempo sta ricostituendo le scorte in vista dei mesi più freddi”.
Marco Palazzetti ha sottolineato l’importanza di guardare alla gestione del patrimonio forestale nell’ottica della sua valorizzazione: “Custodire e proteggere sono obiettivi che possono integrarsi con il mantenimento della multifunzionalità del bosco. Unendo sostenibilità e valorizzazione anche in termini economici potremo gestire in maniera molto più efficace questa risorsa”.
Focus sulla qualificazione degli installatori e manutentori degli impianti a biomasse nell’intervento di Riccardo Cosimi che ha ricordato come “Gli investimenti in qualità e tecnologia devono continuare ad essere la priorità per il nostro settore, e la qualificazione degli installatori in questo senso consente davvero di fare un salto di qualità a tutto il settore, dalle caldaie alle stufe, rendendolo più moderno, efficiente, competitivo e sostenibile sul lungo periodo”.
Sul fronte della qualità e dell’innovazione tecnologica insiste anche Francesca Fabrizio, che ha ricordato come “Il percorso fatto dall’Associazione negli ultimi vent’anni sia stato particolarmente importante soprattutto sul fronte tecnologico: ci siamo spinti con convinzione lungo la strada dell’innovazione tecnologica. Una visione lungimirante che ci permette oggi di avere un buon vantaggio competitivo rispetto alle tecnologie che proponiamo sul mercato in termini di efficienza e riduzione dell’impatto ambientale legato alle emissioni”.
La conferma alla Presidenza di Domenico Brugnoni
“Sono onorato – è il commento di Domenico Brugnoni a seguito della riconferma alla Presidenza dell’Associazione – di continuare nel percorso intrapreso da AIEL per rafforzare sempre di più il ruolo della filiera delle biomasse legnose. Non dobbiamo lasciarci travolgere dagli eventi, al netto di una condizione di difficoltà generalizzata, ma perseguire con determinazione la nostra battaglia in favore della più antica energia del futuro, puntando sia ad aumentare il dialogo interno all’associazione sia a continuare nell’opera di accreditamento a livello politico-istituzionale. Apriremo un dialogo, che mi auguro possa essere costruttivo, con il nuovo Governo e forze di maggioranza parlamentare ma intendiamo anche consolidare i rapporti con le altre associazioni e realtà legate all’economia del legno affinché diventino reali alleanze, in modo che tutti parlino la stessa lingua, riferendosi al nostro settore”.