ENplus®, schema leader per la certificazione del pellet di qualità, stima che nel 2022 siano state prodotte e commercializzate nel mondo 13,3 milioni di tonnellate di pellet certificato e si aspetta che quest’anno la produzione certificata superi le 14 milioni di tonnellate
“Nel 2022 il mercato del pellet è stato pesantemente colpito dalla crisi energetica. I prezzi del pellet sono aumentati in tutta Europa e alcuni Paesi hanno avuto anche problemi nella disponibilità di materiale. Il divieto d’importazione da Russia e Bielorussia ha comportato ulteriori interruzioni nelle catene di approvvigionamento. Tuttavia, anche in tempi così complicati, sia gli operatori del mercato, sia i consumatori di pellet non hanno rinunciato a ENplus® e hanno continuato a preferire prodotti di alta qualità certificata”, commenta Catalina-Elena Dumitru, direttrice dello schema di certificazione.
L’anno scorso, poco dopo l’inizio della guerra in Ucraina, ENplus® ha deciso di sospendere la certificazione di tutti i produttori e distributori con sede in Russia e Bielorussia. Queste aziende non hanno più potuto vendere pellet certificato ENplus®, e non sono state accettate nuove domande di certificazione da questi due Paesi. La decisione ha portato a un rallentamento nella rapida crescita del numero totale di aziende certificate, osservata negli ultimi anni.
Ciononostante, ENplus® ha registrato un’ulteriore espansione a livello internazionale, con un maggior numero di nuove aziende certificate in Nord America e Asia. Ad aprile 2023, ENplus® è presente in 50 Paesi e la Cina è stata l’ultima ad aggiungersi in ordine di tempo.
Con oltre 3,5 milioni di tonnellate, la Germania rimane il più grande produttore di pellet certificato ENplus® nel 2022 e l’Austria mantiene la seconda posizione con una produzione di 1,5 milioni di tonnellate. Polonia, Francia e Spagna concludono l’elenco dei primi 5 Paesi con la più ampia produzione di pellet certificato.
L’Italia rimane il secondo Paese al mondo, dietro solamente alla Germania, per numero di distributori certificati e nel 2022 è stata il Paese con la crescita maggiore nel numero di produttori certificati, facendo registrare anche un significativo aumento della propria capacità produttiva.
“Nell’ultimo sondaggio che abbiamo condotto tra le aziende certificate, oltre l’80% di loro indica che la certificazione ENplus® è essenziale per il proprio business. Questo spiega perché nell’ultimo anno abbia osservato anche un aumento delle contraffazioni, frodi e truffe da parte di aziende non certificate che talvolta purtroppo adottano questi espedienti per rimanere nel mercato premium” continua Catalina-Elena Dumitru.
Ad aprile 2023, i casi di frode identificati e risolti nell’ambito del programma ENplus® sono più di 950 e oltre 250 aziende sono state inserite nella “lista nera ENplus®”, pubblica e continuamente aggiornata.
Nel 2022 si è anche conclusa la revisione dello schema di certificazione. Attualmente, tutte le aziende certificate stanno approfittando del periodo di transizione di 1 anno per conformarsi al nuovo insieme di requisiti, mentre le nuove aziende certificate devono già rispettare i nuovi standard e procedure.