Ormai da febbraio 2023 non è più possibile applicare sconto in fattura o cessione del credito, ma le detrazioni fiscali Ecobonus e Bonus casa rimangono per il settore del riscaldamento a legna e pellet degli incentivi estremamente interessanti
A differenza del Conto Termico, con le detrazioni si possono finanziare nuovi impianti e si possono sempre sostituire GPL e gas naturale.
L’erogazione si basa sulla detrazione IRPEF in 10 anni per il consumatore ed ormai da febbraio 2023 non è più possibile applicare sconto in fattura o cessione del credito.
I dati a scala nazionale
L’ultimo rapporto di ENEA ha riportato i dati aggiornati al 2022, che si sono rivelati particolarmente interessanti poiché inerenti al periodo di coesistenza con il Superbonus.
In generale rispetto al 2021, nel 2022 gli interventi di installazione di impianti a biomassa incentivati sono rimasti sostanzialmente stabili, in leggera crescita il Bonus casa (+9%) e in calo l’Ecobonus (-8%).
Complessivamente i due strumenti hanno finanziato nel 2022 un totale di oltre 50.000 interventi, principalmente finanziati dal Bonus casa (36.855, 70% degli interventi).
Ecobonus: i dati a scala regionale
Nel confronto 2022/2021 la regione che è cresciuta maggiormente è il Veneto (+28%) con dati assolutamente in controtendenza rispetto alle altre regioni. Nella media Piemonte, Emilia-Romagna, Marche, Puglia, Umbria, Lombardia, mentre risultano in calo tutte le regioni del Sud e le isole, tra -19% e -46% (vedi tabella 1).
Tabella 1 – Andamento Ecobonus a scala regionale
Il decremento verificatosi nelle regioni del Sud e le isole tra il 2021 e 2022 va comunque interpretato sulla base degli incrementi di oltre il 100% che si erano verificati nel 2021, ad effetto dell’introduzione dello strumento della cessione del credito.
Bonus casa: I dati a scala regionale
Per il Bonus casa risultano in crescita stabile sostanzialmente tutte le regioni del centro-nord, in particolare Molise, Emilia-Romagna e Veneto che totalizzano un incremento dell’ordine del 40%, mentre Marche, Friuli-Venezia Giulia, Lombardia e Piemonte si attestano tra il +25% e il +10% tra 2021 e 2022 (vedi tabella 2).
Tabella 2 – Andamento Bonus casa a scala regionale
Anche nel caso del Bonus casa il decremento generalizzato verificatosi nel Sud e nelle isole va letto in virtù degli incrementi straordinari che si erano verificati nel 2021.
Prospettive future
Lo strumento delle detrazioni era stato fortemente spinto dall’introduzione di sconto in fattura e cessione del credito; con la rimozione di questi due strumenti gli incentivi perdono di efficacia particolarmente per le fasce demografiche che non hanno capienza per portare i crediti in detrazione.
I forti aumenti verificatisi soprattutto nel sud vanno analizzati anche in relazione alla coesistenza con il Conto Termico. Infatti, quest’ultimo incentivo ha una forte correlazione (entità dell’incentivo) con la fascia climatica e nelle regioni del centro sud copre una percentuale marginale dell’investimento.
Nell’ottica dell’efficientamento energetico dei consumi termici delle Regioni del sud, la reintroduzione della possibilità di cessione sarebbe uno strumento auspicabile soprattutto per i cittadini che versano in condizioni di povertà energetica.
AIEL ha richiamato la necessità dello strumento anche nella consultazione aperta al PNIEC 2030.