I numeri del Contatore Conto Termico al 1° maggio 2025

Contatore Conto Termico
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Il GSE ha aggiornato il contatore del Conto Termico con l’obiettivo di monitorare l’andamento degli incentivi impegnati, previsti dai D.M. 28/12/2012 e D.M. 16/02/2016, per la realizzazione di interventi di efficienza energetica e di impianti termici alimentati a fonti rinnovabili.

In questa prima parte del 2025, sulla base delle informazioni disponibili al 1° maggio, il Contatore registra 820.850 richieste pervenute, delle quali oltre il 95% sono state ammesse, meno dell’1% sono in lavorazione e solo il 3,9% non è stato ammesso, e stima un impegno di spesa complessivo pari a 441 milioni di euro, di cui:

  • 181 milioni per interventi di privati (pari al 41%);
  • 260 milioni per interventi della Pubblica Amministrazione (pari al 59%).

La stima della spesa impegnata del Contatore Conto Termico è da considerarsi un dato preliminare, destinato a modificarsi per effetto delle richieste da acquisire nei mesi a venire, delle regole di calcolo del contatore e delle tempistiche legate al pagamento delle rate degli incentivi.

La PA ha imparato a usare il Conto Termico

Al 1° maggio 2025 risultano impegnati circa 260 milioni di euro in interventi nella Pubblica Amministrazione, il 65% circa dei 400 milioni di euro totalmente disponibili nell’anno, e circa 180 milioni di euro in interventi nel settore privato, il 36% dei 500 milioni di euro totalmente disponibili nell’anno. Per la prima volta da che è stato introdotto questo incentivo nel 2016 gli incentivi destinati alla PA superano nettamente quelli destinati ai privati.

Gli importi impegnati, comunque, rientrano nei limiti di spesa annui previsti dalla normativa.

Contatore Conto Termico

Infine per quanto riguarda il numero e la tipologia di interventi, la pubblica amministrazione sceglie molto spesso la tecnologia dei generatori a condensazione (con 18.935 interventi cosiddetti 1.C) a cui seguono gli interventi di “Diagnosi Energetica” (DE) e “Attestato di Prestazione Energetica” (APE), i due documenti chiave per valutare e certificare l’efficienza energetica di un edificio, con 5.335 interventi, e involucri opachi (2.837 interventi), chiusure trasparenti (2.990 interventi), sistemi di illuminazione (2.292 interventi), mentre l’installazione di generatori a biomasse (interventi 2.B) si fermano a soli 144 interventi.

Per i privati invece la situazione è molto diversa: i generatori a biomasse sono la tecnologia più installata con 471.671 interventi, seguiti a distanza dal solare termico con 205.649 interventi e le pompe di calore con 120.471 interventi.

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