Il 27 e 28 maggio 2025 si è svolta a Venezia il primo workshop degli Uffici ENplus®. L’evento, fortemente voluto da AIEL e co-organizzato con l’Ufficio ENplus® centrale di Bruxelles, mirava ad armonizzare l’attuazione dei requisiti della certificazione tra i diversi soggetti che gestiscono lo schema a livello nazionale e internazionale.
Questo articolo sintetizza i principali aggiornamenti tecnici e organizzativi emersi dal workshop. Maggiori informazioni sono disponibili alle aziende aderenti al Gruppo Pellet in AIEL.
Revisione dello standard di ispezione e verifica
La modifica degli standard ENplus® è disciplinato da una procedura interna che prevede l’approvazione congiunta dei documenti da parte dello European Pellet Council (EPC), di Bioenergy Europe (BE) e dell’Associazione che detiene i diritti sul marchio ENplus® in Germania (DEPI). Per questo motivo, è stato istituito un Tavolo di collaborazione permanente tra BE/EPC e DEPI, a cui AIEL partecipa in rappresentanza degli Uffici nazionali ENplus®. Il recente accreditamento europeo dello schema ENplus® impone inoltre la verifica e l’accoglimento di Accredia di ogni modifica allo standard.
Nel 2025, il Tavolo si focalizzerà sulla revisione dello standard dedicato agli Organismi di certificazione e alle operazioni d’ispezione e verifica (ENplus® ST 1002). Sono già stati raccolti diversi commenti alla versione vigente dello standard e in questa fase saranno gestiti principalmente i commenti di natura editoriale e interpretativa, mentre le modifiche più sostanziali saranno gestite in futuro, nell’ambito di una procedura completa di revisione, che attualmente non è ritenuta necessaria.
A breve saranno emanate anche una Procedura che disciplina le ispezioni da remoto e una versione ulteriormente modificata dello standard ENplus® per le aziende ENplus® ST 1001), per introdurre correzioni e interpretazioni che lo rendano maggiormente adatto alle esigenze operative quotidiane delle aziende. Quest’ultimo lavoro, in particolare, ha impegnato il Tavolo di collaborazione BE/EPC-DEPI negli ultimi due anni.
Le ultime novità si dimostrano efficaci
Durante il workshop è stata valutata l’efficacia della revisione ENplus® completata a fine. I feedback raccolti sia dalle aziende certificate sia dagli Uffici ENplus® hanno evidenziato quanto segue:
- Organismi di certificazione. Complessivamente, il livello di professionalità degli Organismi di certificazione è aumentato positivamente. Rimane comunque ancora necessario armonizzare l’attuazione di alcuni requisiti tra i diversi Organismi.
- Documenti di certificazione. Unitamente al rilascio degli standard revisionati, lo schema di certificazione si è dotato anche di una nuova documentazione secondaria (es. Rapporti di conformità), più strutturata rispetto al passato e che supporta le verifiche di tracciabilità e del bilancio di massa. Questo garantisce maggiore trasparenza e credibilità allo schema, con effetti positivi sul mercato.
- Bilancio di massa. Gli Uffici ENplus® si impegnano a controllare con maggiore attenzione che gli Organismi di certificazione verifichino correttamente i bilanci di massa aziendali, anche grazie all’ausilio della Procedura ENplus® GD 3004. È stato chiarito che le aziende devono tenere un elenco completo delle proprie compravendite di pellet, anche nel caso di bilancio di massa “semplificato”.
- Grafiche e tracciabilità dei sacchi. È emersa la necessità di armonizzare ulteriormente i processi di approvazione delle grafiche dei sacchi nei diversi Paesi e, con questo obiettivo, sono stati definiti gli elementi minimi comuni che ciascun modulo di approvazione dovrebbe contenere. Inoltre, è stata decisa una più rapida rimozione dal sito web ENplus® delle grafiche dei sacchi di quelle aziende il cui certificato sia stato revocato.
Ogni grafica deve disporre di un codice di approvazione, congiuntamente – nel caso dei commercianti privi di confezionamento – al “mandato scritto all’insacco”, che deve essere caricato sulla piattaforma di certificazione (Radix Tree) e verificato dagli Organismi di certificazione. La stampa del numero di serie sui sacchi rimane obbligatoria, salvo malfunzionamenti eccezionali ai meccanismi di stampa, che devono comunque essere documentati e risolti tempestivamente. - Costi di certificazione. Per effetto della revisione, i costi di certificazione sono aumentati per un numero significativo di aziende. Infatti, sono stati introdotti un insieme di requisiti sui campionamenti a sorpresa (costi di analisi), sul bilancio di massa (costi amministrativi), sulla stampa del codice-lotto sui sacchi e sulla vagliatura obbligatoria del pellet prima del riempimento dei big bag (costi infrastrutturali) e sulla catena di custodia degli intermediari che manipolano il pellet sfuso (costi di certificazione). I costi burocratici incidono maggiormente sulle aziende più piccole; tuttavia i nuovi requisiti permettono alle aziende di conformarsi più facilmente alle normative comunitarie e nazionali vigenti e supportano gli obblighi di tracciabilità, pianificazione e gestione patrimoniale (ad esempio la contabilizzazione degli stock).
In ogni caso, l’Ufficio centrale ENplus® sta valutando alcune possibilità per ridurre i costi per le aziende certificate, considerando diverse opzioni e valutandone contemporaneamente sia l’impatto sui costi sia sulla credibilità dello schema. Alcune delle opzioni in corso di valutazione sono: l’introduzione di maggiore flessibilità nel calendario ispettivo annuale, l’estensione delle sorveglianze da remoto per le verifiche di sorveglianza e la riduzione dei parametri analizzati (es. metalli pesanti) nelle verifiche di sorveglianza e nei campionamenti a sorpresa nel caso di materia prima e qualità costanti nel tempo.
Criticità e gestione delle frodi
Gli Uffici ENplus® hanno condiviso le preoccupazioni sulla presenza in alcuni mercati di prodotti di scarsa qualità (es. elevati livelli di cenere residua), spesso associati a determinate origini geografiche.
Inoltre, deve essere considerato in modo più efficace il fenomeno ricorrente delle “ondate” di certificazione in alcuni Paesi (es. Cina, Turchia, Egitto, ecc.) che nel breve o medio periodo creano problemi di qualità o tracciabilità.
È stata aggiornata la procedura antifrode per aumentare l’efficacia contro le aziende fake che “impersonificano” aziende reali e certificate ed è stata aggiornata anche la blacklist sul sito ENplus®, che ora include una sezione dedicata specificatamente a questo tipo di frodi.
Infine, è stato salutato con favore il lancio della nuova applicazione mobile ENplus® che facilita il riconoscimento dei sacchi certificati mediante la scansione con la fotocamera del proprio cellulare.
