Sicurezza energetica attraverso le bioenergie

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La biomassa legnosa per produrre bioenergia ha la caratteristica di essere Made in Europe e programmabile, due fattori che la rendono un asset energetico che stabilisce quella sicurezza che il gas naturale negli ultimi anni non ha saputo garantire

L’Unione Europea, nei prossimi anni, sarà chiamata a incentivare la produzione locale di energia rinnovabile per aumentare la propria sicurezza energetica. L’uso della biomassa per la produzione di bioenergie risponde perfettamente a questa necessità poiché è programmabile. Le bioenergie, infatti, possono essere utilizzate come carico di base su richiesta, oppure in risposta a carenze di approvvigionamento o a picchi di consumo. Infine, le bioenergie presentano benefici sia ambientali sia economici per una gestione sostenibile delle foreste

Debolezze strutturali da superare…

Nel 2021, l’UE ha importato più della metà della sua energia, quasi tutta da combustibili fossili. Al contrario, l’approvvigionamento europeo di biomasse si affida per il 95,7% alla produzione interna. Le bioenergie sono oggi la maggiore fonte di energia prodotta in Europa, con importazioni provenienti da alleati fidati. L’industria delle bioenergie, essendo un settore prevalentemente europeo, promuove la competitività industriale dell’Ue con le sue innovazioni. Il settore, inoltre, è fondamentale per l’economia locale dove ha il potenziale per creare fino a 1,5 milioni di posti di lavoro entro il 2050 (fonte: Deloitte, 2022).

Le bioenergie sono una soluzione rinnovabile efficace e versatile responsabile dell’85% della produzione di calore rinnovabile. Tuttavia, il settore del riscaldamento, che rappresenta metà (49%) del consumo energetico europeo, continua a essere dominato dai combustibili fossili.

Le bioenergie sostenibili dovrebbero essere integrate in un piano per le energie rinnovabili che miri all’efficienza e sfrutti le capacità delle bioenergie di bilanciare e stabilizzare il sistema energetico, anche quando include un’ampia quota di fonti intermittenti.

…Grazie al mix energetico tra tecnologie già disponibili

Molte tecnologie rinnovabili sono complementari e necessitano un’integrazione ibrida che renda il sistema energetico stabile e resiliente.

  • L’Ue dovrebbe finanziare la sostituzione e l’ammodernamento degli apparecchi di riscaldamento. I moderni sistemi di riscaldamento a biomassa aumentano l’efficienza e riducono sia le emissioni sia le bollette per i consumatori.
  • I piani nazionali di sviluppo (PNIEC) dovrebbero includere soluzioni per affrontare i picchi di domanda e i periodi di bassa produzione. Tali piani dovrebbero essere basati su una valutazione scientifica delle diverse opzioni disponibili e dovrebbero considerare criteri multipli che li rendano funzionali alle esigenze locali.
  • L’Ue dovrebbe proporre un piano per lo sviluppo di cluster strategici delle biomasse. La creazione di una rete europea di cluster delle biomasse aumenterebbe l’efficienza dell’uso della biomassa e sosterrebbe la decarbonizzazione dell’industria pesante.
  • L’Ue dovrebbe promuovere programmi di ricerca, sviluppo e innovazione (RSI) per facilitare l’impiego delle biomasse e promuovere nuove sinergie. Un approccio olistico contribuirebbe a promuovere la biodiversità e a ridurre gli impatti negativi come l’eutrofizzazione.

Per approfondire

Il tema della sicurezza energetica grazie alle bioenergie è uno dei tre passi verso la transizione energetica proposti da Bioenergy Europe in occasione delle elezioni europee di giugno. Puoi scaricare qui il Manifesto nella sua interezza.

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