Anche Regione Lazio ha il suo bando per la rottamazione di stufe e caldaie obsolete a biomassa per l’installazione di nuovi ed efficienti generatori a biomassa legnosa.
Con determinazione del 27 giugno 2024 la Regione ha approvato lo stanziamento di 3 milioni di euro per il periodo 2024-2026. Il contributo sarà erogato a sportello in ordine cronologico di arrivo delle domande fino ad esaurimento delle risorse disponibili.
Interventi ammissibili
Sulla scia degli altri bandi regionali sono ammissibili al contributo integrativo regionale gli interventi già finanziati dal Conto Termico con Scheda-Contratto successiva al 31 dicembre 2023.
Generatore sostituito
Può essere sostituito qualsiasi generatore alimentato a biomassa ammesso alla sostituzione dal conto termico purché questo abbia una classe prestazionale inferiore alle 4 stelle.
Generatore installato
I requisiti per l’installazione sono gli stessi del Conto Termico, ovvero possono essere installati generatori conformi alla classe 4 stelle, essendo prevista esclusivamente la sostituzione di generatori a biomassa.
Entità del contributo
Il contributo concesso dalla Regione a fondo perduto si configura in maniera diversa rispetto alle altre Regioni. Infatti, l’importo ammissibile è pari al 50% del contributo già riconosciuto dal Conto Termico 2.0 per il medesimo intervento.
Avendo il conto termico un limite massimo (quasi mai raggiunto in Lazio) del 65% delle spese ammissibili (le stesse del Conto Termico), l’entità massima ottenibile dal contributo è del 97,5%.
L’entità reale si baserà sulla formula di calcolo del conto termico, ovvero la zona climatica, la potenza del generatore e le prestazioni emissive dello stesso.
Beneficiari
Possono accedere al contributo Regionale i Cittadini che hanno presentato domanda per il conto termico (Soggetti Responsabili) per un edificio di proprietà o in affitto. Sono ammesse ESCo in conformità con il conto termico e amministrazioni condominiali l’laddove l’intervento riguardi impianti termici centralizzati di loro competenza. Non sono ammesse le imprese.
Gli impianti devono essere ubicati nei seguenti Comuni:
- Agglomerato di Roma, i Comuni di Capena, Castelnuovo di Porto, Ciampino, Fiumicino, Fonte Nuova, Frascati, Guidonia Montecelio, Marino, Mentana, Monte Porzio Catone, Monterotondo, Riano, Roma, Sant’Angelo Romano e Tivoli;
- Zona Valle del Sacco, i Comuni di Alatri, Amaseno, Anagni, Aquino, Arce, Arnara, Arpino, Boville Ernica, Broccostella, Cassino, Castelliri, Castro dei Volsci, Castrocielo, Cave, Ceccano, Ceprano, Cervaro, Colfelice, Colleferro, Collepardo, Colonna, Falvaterra, Ferentino, Fontana Liri, Frosinone, Fumone, Gallicano nel Lazio, Gavignano, Genazzano, Giuliano di Roma, Isola del Liri, Labico, Monte Compatri, Monte San Giovanni Campano, Morolo, Palestrina, Paliano, Pastena, Patrica, Piedimonte San Germano, Pignataro Interamna, Pofi, Pontecorvo, Ripi, Rocca d’Arce, Roccasecca, San Cesareo, San Giorgio a Liri, San Giovanni Incarico, San Vittore del Lazio, Sant’Ambrogio sul Garigliano, Sant’Apollinare, Sant’Elia Fiumerapido, Segni, Sora, Strangolagalli, Supino, Torrice, Valmontone, Veroli, Vico nel Lazio, Villa Santa Lucia, Villa Santo Stefano e Zagarolo.
Presentazione della domanda
I Cittadini potranno presentare le domande a partire dalle 12:00 del 16 luglio 2024 e fino ad esaurimento della dotazione finanziaria o fino alle ore 17:00 del 30 aprile 2025.
Per saperne di più consulta la nostra guida ai bandi nazionali e regionali per l’installazione di generatori a biomasse.