Lunedì 12 agosto il Mase ha pubblicato il Decreto FER 2, un provvedimento che si compone di 15 articoli e due allegati che ha la finalità di sostenere la produzione di energia elettrica di impianti a fonti rinnovabili innovativi o con costi di generazione elevati, attraverso la definizione di incentivi che ne stimolino la competitività e consentano loro di contribuire al raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione al 2030.
Per raggiungere tale obiettivo il provvedimento stabilisce modalità e condizioni in base alle quali gli impianti alimentati da biogas e biomasse (questi ultimi con potenza nominale non superiore a 1.000 kW elettrici), oltre che solari termodinamici, geotermoelettrici, eolici off-shore, fotovoltaici e gli impianti alimentati da energia mareomotrice, che presentino caratteristiche di innovazione e ridotto impatto sull’ambiente e sul territorio, possono accedere agli incentivi.
L’accesso agli incentivi previsti dal Decreto FER 2 avviene attraverso la partecipazione a procedure pubbliche competitive, bandite dal GSE nel quinquennio 2024-2028, in cui viene messo a disposizione un contingente complessivo di potenza prestabilito che per le procedure di tipo A, che comprendono le tecnologie a biomasse e a biogas, ammonta a 150 MW.
Al provvedimento, entrato in vigore martedì 13 agosto, seguirà l’approvazione, da parte del Ministero su proposta del GSE, delle regole operative necessarie a disciplinare le modalità e le tempistiche di riconoscimento degli incentivi.
Il periodo di applicazione e validità del decreto FER 2 cessa in data 31 dicembre 2028.
Il testo integrale del decreto è disponibile sul sito del Mase a questo link.