La Commissione UE ha pubblicato il regolamento che definisce la classificazione del rischio EUDR, suddividendo i Paesi in tre categorie: basso, standard e alto rischio di deforestazione. L’Italia e tutti i Paesi UE sono considerati a rischio basso. La classificazione incide su controlli, obblighi di due diligence e semplificazioni per gli operatori
Il 22 maggio 2025, la Commissione europea ha ufficialmente pubblicato il Regolamento di esecuzione che definisce la classificazione del rischio EUDR (Regolamento UE 2023/1115), strumento chiave per l’attuazione della normativa europea contro l’import di legno frutti di deforestazione. La nuova normativa assegna ai Paesi esportatori tre livelli di rischio di deforestazione: basso, standard e alto. Al momento non esiste una categoria di “rischio zero” (vedi paragrafo del 3 dicembre 2024 di questo articolo), anche se cresce la pressione politica per introdurla in sede di revisione normativa.
Classificazione del rischio EUDR: le implicazioni per gli operatori
La classificazione del rischio EUDR è centrale per determinare la frequenza dei controlli e gli obblighi di dovuta diligenza a carico degli operatori. In base all’articolo 16 del Regolamento:
- Per i Paesi a basso rischio, i controlli dovranno coprire almeno l’1% degli operatori.
- Per quelli a rischio standard, il 3% degli operatori sarà soggetto a verifica.
- Nei Paesi ad alto rischio, le autorità dovranno controllare almeno il 9% degli operatori e dei volumi commercializzati.
Inoltre, gli operatori che si approvvigionano da Paesi a basso rischio potranno beneficiare di obblighi semplificati di due diligence: pur mantenendo la raccolta di informazioni (art. 9), potranno evitare la valutazione e l’attenuazione del rischio (artt. 10-11).

Mappa del rischio EUDR: i Paesi per categoria
Secondo il documento pubblicato dalla Commissione:
- Classificati a rischio basso: tutti i Paesi UE (UE27), Italia inclusa, oltre a Regno Unito, Norvegia, Svizzera, USA, Canada, Ucraina, Vietnam e altri.
- Classificati a rischio standard: Argentina, Brasile, Indonesia, Malesia e altri.
- Classificati a rischio alto: Paesi soggetti a sanzioni internazionali, come Russia, Bielorussia, Corea del Nord e Myanmar.
La Commissione ha rilasciato anche un documento di lavoro in cui viene descritta la metodologia utilizzata per definire i livelli di rischio. Essa si basa principalmente sui dati della valutazione delle risorse forestali a livello globale (Global Forest Resources Assessment) condotta dalla FAO. I dati a livello nazionale sono disponibili sul sito web della FAO. Una prima revisione dei livelli di rischio è prevista per il 2026.
Iter normativo
Il Regolamento di esecuzione sarà pubblicato a breve nella Gazzetta Ufficiale dell’UE e entrerà in vigore tre giorni dopo la pubblicazione. Le versioni ufficiali in tutte le lingue dell’Unione saranno disponibili successivamente.
Spinte politiche per la semplificazione
Sul piano politico, il Lussemburgo ha chiesto la discussione di semplificazioni EUDR nel prossimo Consiglio Agricoltura e Pesca del 26 maggio 2025. Tra le proposte: l’introduzione della categoria “Paesi a rischio zero”, il rinvio dell’applicazione del Regolamento e l’inclusione dell’EUDR nei piani di semplificazione della Commissione.
Inoltre, diversi eurodeputati hanno firmato una lettera congiunta (disponibile ai soci AIEL che ne facciano richiesta) che chiede:
- il posticipo dell’entrata in vigore dell’EUDR fino alla risoluzione delle criticità tecniche;
- esenzioni o procedure semplificate per le PMI e per gli operatori provenienti da aree a rischio basso;
- l’integrazione dei sistemi di certificazione esistenti per ridurre duplicazioni;
- una revisione delle modalità di tracciabilità delle filiere complesse e l’uso di tecnologie come il monitoraggio satellitare.
EUDR: perché la classificazione del rischio cambia le regole del commercio internazionale
La definizione del rischio per Paese era uno degli ultimi elementi che ancora mancavano per permettere l’effettiva attuazione dell’EUDR, adottata dall’UE per contrastare deforestazione e degrado forestale globali.
La classificazione del rischio EUDR avrà un impatto diretto sul commercio internazionale dei prodotti agricoli e forestali inclusi nel Regolamento: gli operatori europei possono ora valutare i i propri canali di approvvigionamento e le importazioni, eventualmente riorganizzandoli e ripianificandoli in modo strategico.
