In Veneto crescono i cittadini che sostituiscono le vecchie stufe con impianti a basse emissioni. Bottacin: “Frutto dei nostri incentivi ma anche dell’educazione ambientale che da anni portiamo avanti sulla qualità dell’aria”
Si è conclusa il 13 settembre la presentazione da parte dei cittadini della manifestazione di interesse per avere i contributi previsti dal Bando Stufe 2024 del Veneto approvato in primavera dalla Giunta regionale, su proposta dell’assessore all’Ambiente Gianpaolo Bottacin, per l’ammodernamento di generatori di calore obsoleti e inquinanti.
“In risposta al bando sono pervenute complessivamente oltre 2700 richieste – evidenzia l’assessore – il numero più elevato raggiunto negli ultimi anni, segno di una nuova cultura ambientale nei cittadini“. Ben il 42% in più rispetto alle 1900 manifestazioni di interesse presentate in occasione dell’omologo bando stufe 2023.
In particolare il bando stufe 2024 del Veneto prevedeva la possibilità di finanziare la sostituzione dei vecchi generatori con impianti a biomassa di nuova generazione o con pompe di calore, oppure impianti a gasolio con pompe di calore.
“Le manifestazioni di interesse sono ora in fase di valutazione degli uffici preposti per la verifica del possesso dei requisiti e la predisposizione della graduatoria – specifica Bottacin – che servirà a definire l’ordine di erogazione dei contributi dopo che i cittadini avranno proceduto a completare l’iter con la domanda corredata della documentazione necessaria”.
Il successo dell’iniziativa assume un significato rilevante, in un contesto in cui il riscaldamento domestico a biomassa è la principale sorgente di PM10 primario: “le più recenti analisi condotte da ARPAV sulle emissioni di polveri in atmosfera – puntualizza Bottacin – attribuiscono infatti alla combustione della legna il 65% delle emissioni di PM10 e il 70% delle emissioni di PM2,5”.
I contributi sono aggiuntivi rispetto a quelli concessi dal GSE con l’incentivo Conto Termico e arrivano in tal modo a coprire fino al 100% dell’investimento.
“Il fatto che ci sia, di anno in anno, un costante aumento della partecipazione ai bandi – prosegue l’assessore – è da considerarsi un grande risultato. Ovviamente il sostanzioso beneficio economico aiuta ad alzare i numeri, ma è anche frutto dell’importante educazione ambientale che da anni portiamo avanti sulla qualità dell’aria ed è la conferma che il nostro Piano regionale in materia, con le sue molteplici iniziative, sta andando nella giusta direzione”.