Di recente, l’Ufficio centrale e gli Uffici nazionali ENplus® si sono confrontati su alcuni aspetti particolarmente importanti dello schema. Si riporta di seguito la sintesi dei principali risultati dell’incontro, avvenuto lo scorso 24 ottobre in modalità digitale, per massimizzare la partecipazione delle diverse rappresentanze nazionali
Nelle prossime settimane, lo schema ENplus® potrebbe essere riconosciuto dalla European co-operation for Accreditation (EA) ed essere quindi formalmente accreditato a livello internazionale. Di fatto, questo stabilirà in via definitiva che la certificazione ENplus® soddisfa direttamente i requisiti normativi sulla qualità del pellet vigenti in Italia e, analogamente, in Europa e nel mondo. Sarà altresì un grande passo in avanti nell’assicurare uniformità e coerenza nell’applicazione dei requisiti ENplus® in tutto il mondo, oltre che la professionalità e la standardizzazione delle operazioni di tutti gli attori coinvolti nello schema: Organismi di certificazione, ispettori, laboratori d’analisi e Uffici ENplus®. L’accreditamento dello schema è un processo iniziato alcuni fa, anche con il supporto di AIEL, presso l’Ente italiano di accreditamento Accredia. È ora in corso il meccanismo del “mutuo riconoscimento multilaterale”, sulla base dell’accordo firmato tra i membri EA in base al quale viene riconosciuta e accettata l’equivalenza dei sistemi di accreditamento gestiti dai membri firmatari, secondo il motto “Accreditato una volta, accettato ovunque”.
Revisione minore degli Standard
In seguito all’accreditamento internazionale dello schema, verrà adottata una revisione minore degli standard. Questa revisione è frutto del lavoro svolto dal Tavolo permanente di collaborazione tra DEPI (Deutsche Pelletinstitut) e Bioenergy Europe/European Pellet Council, a cui AIEL partecipa in rappresentanza degli Uffici nazionali ENplus®. La revisione correggerà alcuni errori materiali contenuti negli standard e chiarirà l’applicazione di alcuni requisiti particolarmente critici, con riflessi positivi per il mercato italiano, così come è già avvenuto con la revisione 2022. Non sono previsti impatti gravosi o negativi per le aziende certificate; seguiranno informazioni di dettaglio.
Gestione frodi
Gli Uffici ENplus® hanno concordato sull’opportunità di velocizzare la gestione delle frodi in quei casi in cui avviene un chiaro furto d’identità a danno delle aziende certificate. In questo caso, l’inserimento in blacklist del soggetto truffatore dovrebbe essere quanto più veloce possibile, e possibilmente avvenire in una sezione separata della blacklist, dedicata ai siti web sospetti. Seguiranno approfondimenti legali e successive valutazioni procedurali.
App per consumatori finali
A breve, sarà rilasciata una App per dispositivi mobili che permetterà ai consumatori finali di interrogare con facilità il database internazionali nelle certificazioni ENplus®, per verificare attraverso il proprio smartphone lo stato di certificazione delle aziende e dei prodotti, oppure il loro inserimento in blacklist. Nel corso del 2025, la App sarà ulteriormente sviluppata e con l’ausilio dell’intelligenza artificiale sarà in grado di individuare l’azienda certificata e la grafica dei prodotti approvati, mediante una semplice scansione fotografica dei sacchetti. Si tratta di un significativo passo avanti nel contrasto alle contraffazioni, a tutela del consumatore, delle aziende e dei prodotti certificati.
Sorveglianza di mercato
Le attività di sorveglianza del mercato dispongono di alcuni fondi residui. Pertanto, così come è già avvenuto più volte in passato, nelle prossime settimane l’Ufficio ENplus® Italia preleverà a campione un certo numero di sacchi di pellet presso rivenditori e insegne della Grande distribuzione, facendoli poi analizzare per verificarne la conformità qualitativa. Nel caso di eventuali non conformità nella qualità e/o nell’approvazione delle grafiche dei prodotti, saranno attivati gli Organismi di certificazione delle aziende coinvolte.
Meccanismi di doppia verifica
Si è convenuto di valutare l’opportunità, in una futura revisione dello schema, di introdurre meccanismi di doppia verifica (double-check), per rafforzare la garanzia nelle transazioni business-to-business che i quantitativi dichiarati dal fornitore (cessione) corrispondano a quelli dichiarati dal cliente (acquisto). Il bilancio di massa e i nuovi meccanismi di tracciabilità, già introdotti con la revisione 2022 dello schema, saranno la base su cui costruire questo tipo di verifiche.
Accesso documentale
È emerso un importante consenso tra gli Uffici nazionali ENplus® sull’opportunità di facilitare l’accesso ai documenti ENplus® da parte dei medesimi Uffici ENplus®. Tipicamente, un Ufficio nazionale può accedere solo ai documenti di certificazione delle aziende che hanno sede nel proprio Paese di competenza, dovendo richiedere all’Ufficio centrale l’eventuale accesso ai documenti delle aziende straniere. Questo comporta gravose difficoltà operative, sia nel reagire tempestivamente alle richieste delle Autorità pubbliche di controllo (es. verifiche urgenti in ambito doganale o fermo su strada), sia nel processo ben più frequente di approvazione delle grafiche di prodotto (specie legnosa, valori, ecc.), creando aggravi procedurali che pesano principalmente sulle aziende certificate e sulle attività degli Uffici. La revisione ENplus® del 2022 ha introdotto procedure stringenti e rigorose per garantire la confidenzialità dei dati ENplus® e non sussiste più alcun valido motivo per impedire agli Uffici ENplus® di accedere ai documenti di certificazione nello svolgimento del proprio ruolo. Seguiranno approfondimenti legali e tecnici, per assicurare il controllo degli accessi e garantire che gli Uffici nazionali accedano ai documenti di certificazione sempre e solo a fronte di motivi validi e circostanziati.
Prossimi step dell’Ufficio ENplus® Italia
L’Ufficio ENplus® Italia organizzerà nel 2025 un workshop di due giorni che permetterà un ulteriore confronto approfondito tra i diversi Uffici ENplus®, in un percorso di miglioramento continuo dello schema ENplus® e per l’applicazione uniforme dei requisiti in Europa e nel mondo.