Le associazioni di settore avvertono sui rischi di un dispositivo di filtraggio per generatori a biomassa che consentirebbe lo scarico a parete, in violazione delle normative vigenti dpr 412/1993, legge 90/2013, dlgs 102/2014. Possibili rischi per sicurezza e responsabilità legali per le imprese installatrici
Le principali associazioni del settore – AIEL, CNA Installazione Impianti, Confartigianato Impianti, Casartigiani, Claai – lanciano l’allarme su un dispositivo di filtraggio per generatori a biomassa che consentirebbe lo scarico a parete, sollevando dubbi su sicurezza e conformità normativa.
Perché questo dispositivo è rischioso?
Il produttore lo presenta come una soluzione per migliorare le prestazioni ambientali, ma una certificazione di prodotto non garantisce la conformità alla normativa sullo scarico a parete per generatori a biomassa. Le imprese installatrici che si affidano esclusivamente ai certificati del costruttore, senza verificare il rispetto delle leggi, rischiano sanzioni, contenziosi e responsabilità civili e penali.
Normativa sullo scarico a parete per generatori a biomassa
Il divieto di scarico a parete per i generatori a biomassa è stabilito dal DPR 412/1993, dalla Legge 90/2013 e dal DLgs 102/2014. Non esistono deroghe per i generatori a biomassa, a differenza di quelli a gas. Inoltre, solo il costruttore del generatore può dichiararne la classe prestazionale.
Problemi di sicurezza
Dalla scheda tecnica del dispositivo emergono numerose criticità, a cui è dedicato un approfondimento a parte, di cui si riportano qui le principali:
✅ Canale da fumo in contropendenza, aumentando il rischio di malfunzionamenti.
✅ Tiraggio naturale non misurabile in opera, con possibili problemi di sicurezza.
✅ Test sul rendimento non standardizzati, quindi non verificabili.
Le Associazioni pronte a intervenire
Le organizzazioni del settore annunciano che adotteranno tutte le misure necessarie per tutelare le imprese e gli utenti da dispositivi che non rispettano la normativa.