Green Energy Day 2025: un successo con oltre 80 impianti aperti in tutta Italia

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Un’iniziativa di grande valore, quella del Green Energy Day, che si dimostra uno strumento strategico per sostenere l’accelerazione della transizione energetica radicandosi sempre di più nei territori come evento ricorrente di formazione e informazione

Per il secondo anno consecutivo il Green Energy Day, che si è tenuto sabato 12 aprile, ha confermato il suo valore come evento di divulgazione e sensibilizzazione sulle fonti rinnovabili e l’efficienza energetica e infatti l’apertura di oltre 80 impianti di generazione energetica da fonti rinnovabili, in tutta Italia, ai cittadini e alle famiglie ha riscosso un notevole apprezzamento. Si tratta di una formula vincente, che dimostra quanto interesse e curiosità e quanto potenziale ci sia nel far conoscere da vicino il funzionamento delle tecnologie di generazione di energia da fonti rinnovabili e le tecniche di efficienza energetica. Un’iniziativa che non solo coinvolge ma che può trasformarsi in uno strumento strategico per l’accelerazione della transizione energetica, radicandosi sempre di più nei territori come evento ricorrente di formazione e informazione.

Si tratta di un evento unico nel suo genere in Italia. Non esistono, infatti, altre iniziative strutturate che, in modo coordinato e diffuso, aprano regolarmente gli impianti al pubblico. Oltre a colmare un evidente vuoto informativo, il Green Energy Day promuove l’accettabilità sociale delle rinnovabili e dell’efficienza energetica, contrastando paure spesso infondate sul loro impatto ambientale e sui costi.

«La reazione estremamente positiva dei cittadini dimostra che c’è “fame” di conoscenza, di trasparenza e di verità sulle rinnovabili e sull’efficienza energetica – afferma il Presidente del Coordinamento Free, Attilio Piattelli – Ma è inaccettabile che oggi ci siano territori dove si ostacola l’accesso a una corretta informazione con media che arrivano a manipolare le informazioni e con proteste di piazza contro le rinnovabili.  Caso emblematico è quello della Sardegna. Nonostante una fitta rete di contatti che il Coordinamento FREE possiede sull’isola, c’è stata l’adesione di soli due impianti. Il motivo? Un clima di diffidenza generalizzata che scoraggia gli operatori dall’aprire le proprie strutture, temendo contestazioni o disordini. Infatti, uno dei due impianti che avevano aderito all’iniziativa ha dovuto annullare la visita dopo l’annuncio di una manifestazione di protesta».

Eppure, proprio la Sardegna potrebbe essere una protagonista della transizione energetica, come dimostra lo studio recente che il Coordinamento Free ha finanziato assieme a Italia Solare e al Consorzio Italiano Biogas e realizzato dal Politecnico di Milano, Università di Cagliari e Università di Padova. Secondo il report, l’isola potrebbe trarre importanti benefici economici e ambientali già entro il 2030, grazie all’elettrificazione, all’assenza di gas naturale fossile, e all’uso diffuso delle rinnovabili. Continuare a osteggiare questo percorso significa rinunciare non solo alla sostenibilità, ma anche allo sviluppo e alla riduzione dei costi energetici per cittadini e imprese.

«Dobbiamo ampliare il Green Energy Day, renderlo ancora più capillare e farlo diventare un baluardo culturale della transizione. Solo così vinceremo in tempi accettabili la sfida della transizione energetica in Italia», conclude Piattelli.