Da Pistoia la voce degli operatori forestali

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Gli operatori forestali devono rivendicare il proprio ruolo nell’ambito del dibattito sul settore forestale per sfatare l’immagine distorta che spesso viene data della figura del boscaiolo

Lo scorso 23 settembre, presso l’Auditorium Terzani della Biblioteca San Giorgio di Pistoia, si è svolto un incontro organizzato dall’Associazione Boscaioli Pistoiesi dal titolo “Niente sul bosco senza i boscaioli”, allo scopo di sensibilizzare cittadini e istituzioni sugli aspetti legati alla gestione del patrimonio boschivo, dando voce ai selvicoltori e alle imprese agro-forestali.

L’iniziativa, moderata da Paolo Mori, direttore della rivista Sherwood di Compagnia delle Foreste, è stata aperta dall’intervento di Antonio Orlandini, figura storica dell’Associazione, che ha posto l’accento sulla necessità, da parte degli operatori, di avere voce in capitolo sulle tematiche relative al settore forestale, sottolineando l’immagine distorta che spesso viene data della figura del boscaiolo, che, agli occhi dell’opinione pubblica, appare come un distruttore dell’ambiente e non come un soggetto fondamentale nella corretta gestione del patrimonio boschivo e della salvaguardia del territorio. Orlandini ha inoltre evidenziato le potenzialità del settore nella transizione ecologica, sia sotto l’aspetto di fornitura di materiale legnoso per opera ed energia rinnovabile, sia per la fornitura di servizi di salvaguardia, manutenzione ed ecosistemici.

A seguito dei saluti di vari rappresentanti istituzionali, si sono svolti diversi interventi in cui non sono stati trascurati gli aspetti tecnici e le possibili azioni da intraprendere per valorizzare il settore e dare di esso la giusta immagine.         

Il referente di Aiel Carlo Franceschi, partendo dalla situazione contingente legata alla crisi energetica ha delineato il quadro di massima che a seguito della Direttiva RED II andrà ad interessare il settore, puntando sul modello di economia a cascata e circolare, cercando quindi di valorizzare al massimo la risorsa legnosa in termini di prodotti e sottoprodotti, ponendo l’accento sulla necessità di promuovere i sistemi di certificazione delle filiere, con particolare riferimento a quella dei biocombustibili legnosi.

I rappresentanti delle Organizzazioni Agricole (Cia, Coldiretti, Confagricoltura) hanno ribadito la necessità di dare impulso allo sviluppo del settore forestale alla luce del ruolo fondamentale che le imprese boschive svolgono in termini di produzione di reddito, in particolare nelle aree montane e in termini di presidio e salvaguardia del territorio. Aspetti che sono stati ribaditi dal rappresentante del Distretto Rurale Forestale della Montagna Pistoiese, Ivano Sabbatini.

Di particolare rilievo l’intervento di Samuele Pesce di Legambiente Pistoia, il quale ha sottolineato la necessità di dialogo e collaborazione tra il settore forestale e il mondo ambientalista, nell’ottica della multifunzionalità dei servizi ecosistemici e della gestione sostenibile del patrimonio boschivo attraverso la valorizzazione della risorsa legno sia come materiale da opera sia come fonte di energia rinnovabile.

Giovanni Filiani, della Direzione Agricoltura Sviluppo Rurale Sett. Forestazione Agroambiente Regione Toscana, ha fornito un’ampia panoramica sia sul ruolo della Regione in termini di promozione del settore forestale, sia in termini di incentivi regionali e comunitari destinati al settore.

Il Ten. Col. Fernando Baldi, Comandante del Gruppo Carabinieri Forestali di Pistoia, nel portare il saluto dell’Arma all’iniziativa, ha evidenziato il ruolo di vigilanza e di collaborazione del Corpo nel garantire la legalità all’interno della filiera forestale.

Raffaele Spinelli, ricercatore CNR – IBE, ha evidenziato il ruolo della ricerca, con particolare riferimento alla meccanizzazione specifica per il settore forestale e all’organizzazione della cantieristica in Bosco.

Lorenzo Vagaggini, Presidente Federazione Toscana Ordini Dottori Agronomi e Dottori Forestali, ha evidenziato il ruolo di questi ultimi nell’apporto tecnico al settore, in termini di pianificazione, di progettazione degli interventi selvicolturali e di assistenza alle Imprese boschive.

Luigi Torreggiani, giornalista e divulgatore tecnico della Compagnia delle Foreste, ha posto particolare accento sull’immagine, troppo spesso distorta e negativa, che viene data dell’operatore forestale, visto come un devastatore delle foreste e dell’ambiente. Torreggiani ha evidenziato come si renda necessario fornire all’opinione pubblica l’immagine corretta della figura del boscaiolo, attraverso una giusta e puntuale campagna di informazione e ha mostrato alcuni esempi di come questa attività viene svolta in altri Paesi, ad esempio tramite l’affissione di cartelli di cantiere dove si spiegano le tipologie di intervento, gli scopi ed i risultati attesi.

Nel dibattito che è seguito è emersa in modo unanime la necessità di rilanciare il settore forestale, collocandolo nella giusta ottica e riconoscendo il ruolo che ha, in termini di presidio e salvaguardia del territorio, nonché in quelli di produttore di servizi, materiali ed energia rinnovabile.