Pubblicato il DPCM 24 aprile 2025: contributi per la riqualificazione energetica e strutturale post-sisma

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Il DPCM 24 aprile 2025 istituisce il contributo riqualificazione energetica immobili danneggiati sisma 2025 con il Fondo 1-bis. Ammessi interventi su edifici colpiti da eventi sismici post 1° aprile 2009 (esclusi Abruzzo 2009 e sisma Italia centrale), inclusa la sostituzione degli impianti con caldaie a biomassa 5 stelle. Contributo non cumulabile, assegnato in base all’ordine di domanda

Il 24 aprile 2025 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale un importante Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM) che introduce nuove misure di sostegno per la riqualificazione energetica e strutturale di immobili danneggiati da eventi sismici successivi al 1° aprile 2009. Il provvedimento riguarda i territori colpiti da terremoti esclusi quelli già interessati dal sisma Abruzzo 2009 e dal sisma Italia centrale 2016.

Obiettivo del DPCM: il Fondo 1-bis per interventi di riqualificazione

Il decreto ha l’obiettivo di sostenere, attraverso il Fondo 1-bis, i cittadini e le imprese che effettuano interventi di ricostruzione e miglioramento energetico su edifici danneggiati. Tra gli interventi ammessi, spicca la sostituzione degli impianti di riscaldamento esistenti con caldaie a biomassa ad alte prestazioni, con valori emissivi almeno pari alla classe ambientale 5 stelle.

Cosa prevede il decreto: struttura e contenuti

Il DPCM è articolato in 5 articoli e include due allegati fondamentali:

  • una Tabella riepilogativa degli interventi ammessi con i limiti massimi di contributo;
  • un modello standardizzato con i contenuti minimi richiesti per la presentazione della domanda.

Requisiti e limiti del contributo

Il contributo previsto dal Fondo 1-bis:

  • non è cumulabile con altre agevolazioni pubbliche analoghe;
  • è alternativo alle detrazioni fiscali e viene calcolato al netto di eventuali indennizzi assicurativi;
  • non si applica agli interventi già completati alla data di pubblicazione del decreto.

Presentazione delle domande: modalità e tempistiche

La gestione delle domande è affidata ai commissari per la ricostruzione, che definiranno le modalità di presentazione telematica delle istanze e provvederanno all’erogazione del contributo secondo l’ordine cronologico di arrivo, fino a esaurimento fondi disponibili.

Inoltre, le strutture commissariali avranno il compito di:

  • monitorare l’avanzamento della spesa;
  • comunicare periodicamente i dati al Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF);
  • trasmettere ogni sei mesi all’Agenzia delle Entrate l’elenco dei beneficiari ammessi al contributo.

Conclusione

Il DPCM 24 aprile 2025 rappresenta un’importante opportunità per i territori colpiti da eventi sismici, promuovendo non solo la ricostruzione ma anche il miglioramento delle prestazioni energetiche degli edifici, con un’attenzione particolare alla sostenibilità e all’uso delle biomasse. Un passo concreto verso la resilienza e la transizione ecologica anche nelle aree più fragili del Paese.