Tra le misure operative contenute nell’aggiornamento del Piano Regionale di Tutela e Risanamento dell’Atmosfera (PRTRA) trova spazio il Bando Stufe 2025 di Regione Veneto, che torna con la quarta edizione e che di anno in anno dalla prima edizione 2022 riscuote sempre più successo tra i cittadini, cioè sempre più utenti si affidano a questo bando per agire sul turn over tecnologico del loro riscaldamento domestico a biomassa. Inoltre, è importante riportare che il PRTRA rende strutturale questa misura.
Il Bando Stufe 2025 di Regione Veneto è stato approvato con Deliberazione di Giunta regionale n. 731 dell’8 luglio 2025 ed è stato pubblicato nel BUR n. 92 dell’11 luglio 2025; è costituito da tre allegati: l’Allegato A è il bando vero e proprio, l’Allegato B contiene l’elenco dei Comuni della zona Prealpi e Alpi che godono di una possibilità di acquisto di impianti a biomassa più ampia rispetto a tutte le altre zone regionali, l’Allegato C contiene l’elenco dei Comuni che hanno adottato ordinanze per la qualità dell’aria.
Lo scopo del bando è quello di favorire il turn over tecnologico. Per questo eroga un contributo a fondo perduto (incentivo) in aggiunta all’incentivo erogato dal GSE con il Conto Termico per la rottamazione di generatori di calore domestici a biomassa legnosa vetusti (a tre stelle o inferiore o non classificato) e di generatori a gasolio e la contestuale sostituzione con generatori a biomassa legnosa dotati di moderna tecnologia a 5 stelle (solo per la zona Prealpi e Alpi sono consentite anche le 4 stelle poiché non è soggetta alla procedura di infrazione seguita alla condanna della Corte di Giustizia europea) e con pompe di calore elettriche.

La cumulabilità tra Conto Termico e bando regionale può arrivare a coprire il 100% delle spese sostenute per l’intervento di sostituzione. Quest’anno per finanziare il bando sono stati stanziati 4 milioni di euro.
Figura 1 – Requisiti tecnici di dettaglio per la sostituzione

Il bando è rivolto ai privati cittadini, residenti in Veneto, che abbiamo un ISEE 2025 inferiore ai 50.000 €, proprietari, detentori o utilizzatori dell’immobile dove avviene l’intervento anch’esso situato sul territorio della Regione Veneto.
Come partecipare
Il richiedente per essere ammesso al Bando Stufe 2025 di Regione Veneto deve:
- Aderire con una sola domanda di contributo
- Avere già sostenuto le spese di realizzazione di intervento
- Presentare le due domande per l’installazione del medesimo generatore di calore (quella al GSE relativa al Conto Termico e quella per il contributo regionale) solo successivamente alla data di pubblicazione del presente bando, quindi a partire dal 15 luglio 2025)
- Coincidere col soggetto che ha presentato domanda al GSE a cui sono stati rilasciati gli incentivi del Conto Termico (pena l’esclusione dal bando 2025)
C’è anche una deroga dedicata a quei richiedenti che
- Risultano ammessi all’elenco “Bando Stufe 2024”
- Siano in possesso della ricevuta di avvenuto invio della richiesta di concessione incentivi al GSE (da allegare alla domanda di contributo in aggiunta alla restante documentazione); quindi la richiesta deve risultare presentata tra il 14 giugno 2024 e il 30 giugno 2025.
- Non abbiano potuto finalizzare la richiesta di contributo entro il termine di chiusura del bando 2024 in quanto non ancora in possesso della scheda contratto o della lettera di accoglimento degli incentivi, rilasciate dal GSE.
I richiedenti che soddisfano i tre suddetti punti possono partecipare al bando 2025 per il medesimo intervento di rottamazione e contestuale acquisto di impianti termici domestici o pompe di calore, coi requisiti e il rispetto di tutte le disposizioni del bando 2025.
Figura 2 – Tempistiche delle diverse fasi del procedimento del Bando Stufe 2025 di Regione Veneto

Domanda di contributo
Da quest’anno la presentazione della domanda di contributo deve essere caricata sulla nuova piattaforma di proprietà regionale: https://bandiaria.regione.veneto.it che permette accesso con SPID e CIE (no CNS). Inoltre per il soggetto richiedente è necessario disporre di PEC per le comunicazioni ufficiali ed essere già in possesso dell’ISEE ordinario 2025 (che non dovrà più essere caricato dal richiedente ma sarà ottenuto automaticamente dagli archivi digitali).
Figura 3 – Dati necessari per il completamento della domanda

Come si calcola il contributo

Il contributo regionale viene calcolato a partire dalla spesa ammissibile riconosciuta dal GSE a cui deve essere sottratto l’incentivo lordo del GSE; il valore ottenuto va poi moltiplicato per due coefficienti, un primo legato all’ISEE ordinario 2025 e un secondo legato al livello di polveri del generatore installato: minori sono le emissioni di polveri, minore sarà la riduzione del valore finale dell’incentivo regionale.
Facciamo un paio di esempi. Nell’ipotesi in cui le spese ammissibili ammontino a 7.000 € con un incentivo lordo riconosciuto dal GSE massimo, cioè corrispondente al 65% del totale (pari a 4.550 €), il contributo regionale può oscillare tra un valore massimo di 2.450 € (nel caso in cui entrambi i coefficienti “ISEE” e “polveri” siano pari a 1) e un minimo di 1.980 € (nel caso cui entrambi i coefficienti siano pari a 0,9); il contributo complessivo per il cittadino andrà quindi da 6.535 a 7.000 €.
Nell’ipotesi invece in cui le spese ammissibili ammontino a 7.000 € con un incentivo lordo riconosciuto dal GSE decisamente inferiore, cioè pari al 15% (pari a 1.050 €), il contributo regionale può oscillare tra un valore massimo di 5.950 € e un minimo di 4.820 €; il contributo complessivo per il cittadino andrà quindi da 5.870 a 7.000 €.
Spese ammissibili al contributo
II Bando stufe 2025 di Regione Veneto prevede siano ammissibili le seguenti spese:
- tutte le spese connesse alla realizzazione dell’intervento, che siano state considerate rendicontabili dal GSE nell’assegnazione dell’incentivo “Conto termico”
- smontaggio e dismissione dell’impianto di climatizzazione invernale esistente, parziale o totale;
- fornitura e posa in opera di tutte le apparecchiature termiche, meccaniche, elettriche ed elettroniche, dei sistemi di contabilizzazione individuale;
- opere idrauliche e murarie necessarie per la sostituzione a regola d’arte degli impianti di climatizzazione invernale preesistenti nonché dei sistemi di contabilizzazione individuale;
- opere e sistemi di captazione per impianti che utilizzano lo scambio termico con il sottosuolo, interventi sulla rete di distribuzione, sui sistemi di trattamento delle acque, sui dispositivi di controllo e regolazione, sui sistemi di emissione;
- prestazioni professionali connesse alla realizzazione dell’intervento.