Regolamenti per gli impianti termici a biomassa: guida alle norme di Regione Lombardia

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Le norme in Lombardia sul riscaldamento a legna e pellet puntano a migliorare la qualità dell’aria riconoscendo i progressi tecnologici del settore. Scopri tutti i requisiti previsti in Lombardia!

In alcune aree d’Italia l’uso delle stufe a legna è stato regolato sulla base di norme di carattere regionale. In particolare, nelle Regioni del Bacino Padano (ma non solo) sono attive disposizioni che impongono l’installazione e l’utilizzo solo dei generatori di calore a biomassa legnosa più puliti ed efficienti, limitando utilizzo e nuove installazioni degli apparecchi più obsoleti e inquinanti.

Un riconoscimento dei progressi tecnologici del settore

La combustione domestica della legna da ardere in apparecchi tecnologicamente obsoleti e condotti in modo scorretto è una fonte rilevante di PM10 emesso in atmosfera durante l’inverno.

Negli ultimi anni c’è stato un importante progresso sul fronte dell’efficienza degli apparecchi per la combustione delle biomasse e della qualità dei biocombustibili che hanno portato ad una riduzione costante delle emissioni imputabili al settore.

I Regolamenti regionali riconoscono questi miglioramenti e introducono misure strutturali ed emergenziali anche con l’obiettivo di velocizzare la riqualificazione energetico-ambientale del parco generatori.   

Le norme regionali sulla qualità dell’aria

Il problema della qualità dell’aria ha spinto Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna, Provincia Autonoma di Trento, Toscana, Marche, Campania e Sardegna ad introdurre una serie di norme regionali che regolano l’utilizzo e le nuove installazioni di impianti di riscaldamento a legna e pellet.    

Regione Lombardia: tutte le misure attive sul riscaldamento a legna e pellet

La regolamentazione del settore del riscaldamento civile a biomassa è intervenuta su più ambiti. Rivediamo insieme le norme attive a livello regionale in Lombardia in modo da rispettarle dalla fase di installazione a quella di utilizzo della stufa e contribuire a tenere pulita l’aria che respiriamo.  

Quando si applicano le limitazioni

Le limitazioni si applicano solo in presenza di un impianto termico alternativo a servizio dell’edificio. Fino al 15/10/2024 potranno essere mantenuti in esercizio gli impianti termici anche inferiori a 3 stelle che costituiscano l’unica fonte di riscaldamento dell’edificio. Allo stesso modo, sono esclusi dalle norme i caminetti e gli impianti con potenza al focolare fino a 10 kW utilizzati saltuariamente per scopi ricreativi o gli impianti storici ai sensi del D.Lgs. n. 42/2014. È consentito mantenere in esercizio, sempre fino al 15 ottobre 2024, i generatori a biomassa installati tra il 20 dicembre 2013 e il 18 settembre 2017 (data di approvazione della delibera “Accordo di bacino Padano”) che rispettino le disposizioni contenute nella delibera di Giunta regionale n. 1118/2013.

Quali stufe o camini possono essere utilizzati in Lombardia?

Gli impianti già installati devono essere dotati della classificazione con almeno 3 stelle per poter essere utilizzati, salvo i casi sopra ricordati. Il numero di stelle si trova sul Certificato Ambientale rilasciato dal produttore per tutti gli impianti. Quando i limiti di concentrazione di inquinanti in atmosfera sono superati per più giorni consecutivi possono essere emanate delle allerte con l’attivazione di limitazioni temporanee di utilizzo degli impianti meno performanti:

  • allerta di primo livello: è possibile accendere la stufa o il camino solo se certificati a 4 stelle;
  • allerta di secondo livello: è possibile accendere la stufa o il camino solo se certificati a 5 stelle.

Nuove installazioni

I nuovi generatori di calore a biomassa legnosa, per essere installati, devono essere classificati almeno come 4 stelle. Se la quota altimetrica del Comune (consultabile sul sito Istat) è inferiore ai 300 metri slm oltre ad essere 4 stelle, dal 15 ottobre 2024 gli impianti dovranno garantire un valore di emissione di polveri sottili (PP) inferiore o uguale a 15 mg/Nm3 e un Carbonio Organico Totale (COT) minore o uguale a 35 mg/Nm3.

Sostituzione di impianto alimentato a: gas naturale, GPL, gasolio, olio combustibile

Nel caso si volesse sostituire un impianto a gas naturale, GPL, gasolio o olio combustibile con una stufa o un caminetto a legna, quest’ultimo dovrà essere certificato con 5 stelle.

Requisiti di pellet e cippato

In tutta la Lombardia è inoltre obbligatorio l’uso di pellet certificato di classe A1  secondo la norma tecnica UNI EN ISO 17225-2 per impianti a pellet ≤ 35 kW, e della classe di qualità indicata dal fabbricante per gli impianti che utilizzano cippato. 

La Guida di AIEL a tutte le norme regionali

Per rendere la vita più facile ai cittadini che utilizzano legna e pellet per il riscaldamento domestico, AIEL – Associazione italiana energie agroforestali ha realizzato un’apposita Guida ai regolamenti regionali per l’esercizio e l’installazione di impianti termici a biomassa.

Si tratta di uno strumento che facilita la comprensione e la corretta attuazione delle norme a scala regionale che regolano l’utilizzo di stufe e caldaie a biomassa offrendone una schematizzazione semplice e intuitiva.

Fortemente voluta dagli operatori della filiera che AIEL rappresenta e sviluppata anche con la collaborazione del MASE e delle Regioni, la Guida fornisce ai cittadini tutte le informazioni per utilizzare il riscaldamento a legna e pellet rispettando le norme della propria Regione sulla qualità dell’aria.