Cuneo, la frazione di Cerialdo diventa modello di teleriscaldamento a biomassa

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La frazione Cerialdo di Cuneo è oggi un esempio virtuoso di come le città italiane possano affrontare le sfide della transizione energetica. Grazie a una rete di teleriscaldamento alimentata a cippato, il progetto ha permesso di ridurre drasticamente le emissioni nocive, abbattere i costi e garantire un servizio efficiente a condomini, scuole, chiese e centri sportivi

L’impianto di teleriscaldamento a biomassa di Cerialdo (Cuneo), alimentato a cippato di legno vergine, serve principalmente i condomini del quartiere, ma anche diverse utenze pubbliche e del terziario: chiesa, oratorio, scuole e impianti sportivi. Circa il 20% dei consumi termici è legato a queste strutture, fondamentali per la vita della comunità.

A 6 anni dall’attivazione, i riscontri da parte di amministratori e utenti sono positivi: il sistema ha migliorato l’efficienza energetica, ridotto gli sprechi e reso più semplice la gestione dei consumi.

Strategia ambientale e riduzione delle emissioni

Il progetto si inserisce nella strategia ambientale del Comune di Cuneo, orientata da oltre dieci anni alla riduzione delle emissioni e alla razionalizzazione dei costi. La centrale di Cerialdo ha permesso di spegnere diverse vecchie caldaie condominiali obsolete e inquinanti, sostituendole con un sistema moderno e più sostenibile, e di utilizzare un biocombustibile rinnovabile che ha permesso di diversificare il ventaglio di tecnologie dedicate alla produzione di energia termica.

Le quattro caldaie a cippato di legno, 2 Herz Biofire 1000 e 2 Herz Firematic 499, per un totale di 3 MW di potenza, sono completamente automatizzate e dotate di sistemi di monitoraggio in continuo. I dati sulle emissioni vengono trasmessi in tempo reale agli enti di controllo come ARPA e Settore Energia della Provincia.

Tecnologie avanzate e controlli rigorosi

Uno degli aspetti più innovativi dell’impianto di Cerialdo è l’adozione di sistemi di abbattimento delle emissioni ai limiti più stringenti d’Europa. I filtri a maniche garantiscono una drastica riduzione del particolato: durante i primi rilievi, gli strumenti tecnici dell’Arpa non riuscivano addirittura a rilevare polveri in uscita dalla canna fumaria.

Grazie a questa tecnologia, i valori emissivi di CO, NOx e polveri risultano nettamente inferiori rispetto al passato, con un impatto ambientale locale positivo e tangibile.

Soddisfazione degli utenti e benefici concreti

Oltre al miglioramento della qualità dell’aria, il progetto ha portato benefici diretti agli utenti:

  • Maggiore comfort abitativo con temperature più stabili e uniformi.
  • Minori guasti e interruzioni, riducendo al minimo le chiamate di assistenza.
  • Riduzione dei costi energetici grazie all’alta efficienza delle caldaie e al miglior sfruttamento del combustibile legnoso locale.

Conclusione

La frazione di Cerialdo a Cuneo dimostra che il teleriscaldamento a biomassa può rappresentare una soluzione concreta per la transizione energetica urbana. Con emissioni abbattute, efficienza elevata e soddisfazione degli utenti, l’impianto è un modello replicabile in altre città italiane che puntano a ridurre la dipendenza dalle fonti fossili.