Bioenergy Europe accoglie con favore il Clean Industrial Deal come un passo fondamentale per rafforzare l’industria dell’UE e favorire la decarbonizzazione. Tuttavia, affinché sia realmente efficace, la bioenergia deve essere pienamente integrata come soluzione chiave per la trasformazione industriale
“La bioenergia sta già fornendo soluzioni economicamente vantaggiose e scalabili per le industrie ad alta intensità energetica“, dichiara Jean-Marc Jossart, Segretario Generale di Bioenergy Europe. “Il Clean Industrial Deal deve riconoscere il suo potenziale e non perdere l’opportunità di defossilizzare le industrie europee garantendone al contempo la competitività. Affidarsi esclusivamente all’elettrificazione per la decarbonizzazione è troppo rischioso“, ha aggiunto Jossart.
Il documento sottolinea giustamente la neutralità tecnologica, riconoscendo che diversi settori industriali necessitano di soluzioni differenziate. Tuttavia, la bioenergia è trascurata, nonostante rappresenti un’opzione collaudata ed economicamente vantaggiosa per fornire calore industriale ad alta temperatura ai settori energivori. I combustibili bio-based possono essere fino a 2,4 volte più economici rispetto ad altre fonti rinnovabili, rendendoli essenziali per ridurre le emissioni senza compromettere la competitività.
Bioenergy Europe accoglie con favore l’impegno della Commissione per l’eliminazione graduale dei sussidi ai combustibili fossili. “Eliminare i sussidi ai combustibili fossili è un passo necessario per garantire un mercato energetico equo e competitivo per le rinnovabili“, afferma Irene di Padua, Direttrice Politiche di Bioenergy Europe.
La bioenergia è una fonte di energia rinnovabile locale e programmabile, in grado di ridurre i costi energetici per l’industria, contribuire alla stabilizzazione dei prezzi dell’energia e delle reti, e rafforzare la resilienza industriale in un contesto ancora dipendente dai combustibili fossili.
“Se combinata con la Cattura e Stoccaggio del Carbonio (BECCS), la bioenergia può anche fornire il delta emissioni necessario per compensare le emissioni dei settori difficili da decarbonizzare, coniugando concretamente l’imperativo della decarbonizzazione con la competitività industriale“, ha concluso di Padua.