Il riscaldamento a biomassa in Italia: i numeri del Rapporto Statistico di AIEL per il 2023

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Nel 2023 il parco impiantistico a biomassa legnosa in Italia ha raggiunto quota 8.947.250 generatori, un dato che conferma il ruolo sempre rilevante del legno come vettore energetico nel riscaldamento domestico. La fotografia offerta dal Rapporto Statisticodi AIEL mostra un comparto ampiamente diffuso ma ancora caratterizzato da un’alta incidenza di tecnologie obsolete. Sul totale dei generatori, quelli a legna sono 6.351.617 (pari al 71,5%), quelli a pellet 2.498.762 (pari al 28,1%) mentre il restante 0,4% è rappresentato da caldaie a cippato.

Le tipologie tecnologiche più presenti

Si tratta in larghissima parte di generatori domestici: oltre il 96% è impiegato per il riscaldamento diretto dell’ambiente in cui si trovano, mentre appena il 3,5% del totale (circa 310.000 unità) è costituito da caldaie per il riscaldamento di una o più unità abitative. Le tecnologie più diffuse sono le stufe a pellet (24%), le stufe a legna (19,6%) e gli inserti a legna (16%), con i camini aperti ancora presenti in numeri molto rilevanti, seppur in calo (28,1%).

Dinamiche di mercato 2014-2023

Prendendo in esame il periodo 2014–2023, si registra una significativa dinamica di trasformazione, soprattutto nel segmento pellet: le stufe sono cresciute del 75,6%, mentre gli inserti a pellet sono aumentati del 94,1%. Al contrario, le tecnologie a legna mostrano una graduale contrazione: i camini aperti sono diminuiti del 24,5%, le stufe del 12,6%, gli inserti del 13,9%. L’evoluzione del parco installato conferma, dunque, una transizione in corso, guidata dall’introduzione di soluzioni più moderne, automatiche e performanti, in particolare nel comparto pellet.

L’andamento delle vendite

A livello di vendite, il 2023 ha visto un leggero ridimensionamento della quota pellet rispetto al decennio precedente. Mentre tra 2014 e 2023 i generatori a pellet hanno rappresentato circa il 70% delle vendite, nel solo 2023 questa quota è scesa al 61,4%, a fronte di una risalita degli apparecchi a legna al 38,4%. Le stufe a pellet restano comunque il prodotto trainante del mercato, rappresentando oltre la metà delle unità vendute (51,6%).

Consumo di biocombustibili

Il consumo nazionale di biocombustibili solidi nel 2023 è stato pari a 13,3 milioni di tonnellate: il 72% in forma di legna da ardere (9,5 milioni di tonnellate), il 21% di pellet (2,8 milioni di tonnellate) e il 7% di cippato (926.000 tonnellate). Tra il 2014 e il 2023, i consumi di legna sono diminuiti dell’11,2%, mentre quelli di pellet sono cresciuti del 71,3%, confermando la crescente penetrazione delle tecnologie automatiche. Il cippato, invece, si mantiene stabile, riflettendo un mercato più ristretto e meno dinamico.

«I dati che emergono da questo Rapporto aiutano a comprendere una verità spesso sottovalutata: il riscaldamento a biomassa legnosa in Italia non è un segmento marginale, ma un’infrastruttura energetica capillare, radicata nella vita quotidiana di milioni di famiglie», afferma Domenico Brugnoni, presidente di AIEL. «È da questa realtà che bisogna partire per costruire politiche efficaci: riconoscendo il valore strutturale del settore e la sua rilevanza per le politiche energetiche nazionali».