Qualità dell’aria e riscaldamento sostenibile con la legna

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È possibile utilizzare in modo efficiente e sostenibile il riscaldamento a legna combinando basse emissioni di polveri e tutela della qualità dell’aria? Sì, ma è necessario farlo adottando gli opportuni accorgimenti

Il riscaldamento a legna e pellet, assieme ai trasporti e all’agricoltura, è una delle principali fonti di emissione di particolato sottile in atmosfera. La quantità di emissioni inquinanti prodotte dalla combustione di legna o pellet dipende da vari fattori:

  • dal tipo di apparecchi in cui avviene la combustione;
  • dalla completezza del processo di combustione nel braciere;
  • dalla qualità del biocombustibile legnoso.

La parte prevalente delle emissioni di particolato proviene da stufe e caminetti obsoleti, dotati di tecnologie di combustione superate. Gli apparecchi più moderni, invece, producono, a parità di legna consumata, molte meno polveri fini e composti organici volatili.

Un risparmio che non è solo ambientale, ma anche economico: le stufe moderne sono altamente efficienti e permettono di consumare meno combustibile per soddisfare lo stesso fabbisogno energetico.

Ecco perché viene incentivato il cosiddetto turnover tecnologico, cioè il processo di sostituzione di vecchi apparecchi obsoleti e inquinanti con generatori dotati di moderna tecnologia.
Un aiuto al consumatore in questa direzione viene dagli incentivi nazionali e regionali messi a disposizione proprio per sostenere l’investimento economico necessario a rottamare una vecchia stufa e a comperarne una nuova.

Un nuovo generatore, però, deve essere utilizzato e gestito correttamente da parte del cittadino che lo sceglie come sistema di riscaldamento per la propria abitazione. Come?

  • Utilizzando biocombustibili legnosi di qualità certificata da organismi accreditati.
  • Facendo stagionare per almeno due anni la legna in ciocchi recuperata in maniera autonoma.
  • Conservando correttamente le biomasse in un luogo ventilato e con copertura superiore dalle intemperie.
  • Mettendo in atto tutte quelle “buone pratiche” che consentono combustione completa all’interno del braciere.

È inoltre necessaria la corretta installazione e manutenzione dell’apparecchio da parte di professionisti abilitati e qualificati, sia per assicurare minori emissioni sia per garantire la massima sicurezza in casa.
È in questo modo che ciascun cittadino può fare la propria parte per contribuire al miglioramento della qualità dell’aria.

Un processo già in atto, come evidenzia il nuovo Rapporto Statistico AIEL da cui emerge la progressiva diffusione del pellet e la necessità di continuare a sostenere il rinnovo del parco degli impianti più obsoleti alimentati a legna, attraverso le politiche di incentivazione del turn over tecnologico intraprese negli ultimi anni dalle Regioni del Bacino Padano.

AIELfinder, la guida per i consumatori

Per tutti coloro che già si riscaldano con la legna o il pellet e vogliono migliorare l’efficienza del proprio impianto e per tutti coloro che si accingono a questa forma di riscaldamento domestico, è stato creato il portale AIELfinder: un luogo sul web dove trovare tutti i contatti dei professionisti della filiera legno-energia professionali e affidabili.

Su AIELfinder sono presenti produttori e rivenditori di stufe e caldaie ad alta tecnologia, legna e pellet garantiti dai marchi di certificazioni volontarie di qualità e una selezione di professionisti specializzati nelle operazioni di installazione e manutenzione.

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