AIEL ha audito alla Camera: “Biomasse protagoniste nel futuro delle rinnovabili”

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“Serve un quadro normativo che valorizzi il ruolo delle biomasse nella transizione energetica. Per questo è necessario vitare oneri e vincoli non proporzionati alla tipologia e alla dimensione degli impianti di piccole e medie dimensioni, come quelli a biomasse legnose”

AIEL-Associazione Italiana Energie Agroforestali, nella figura della sua direttrice generale Annalisa Paniz, ha partecipato oggi alle audizioni informali con le Commissioni VIII (Ambiente, territorio e lavori pubblici) e X (Attività produttive, commercio e turismo) della Camera dei deputati in riferimento allo schema di decreto legislativo relativo ai regimi amministrativi per la produzione di energia da fonti rinnovabili (FER).

Il decreto, che punta a semplificare i processi autorizzativi per la costruzione e l’esercizio di impianti energetici rinnovabili, rappresenta un’opportunità strategica per rafforzare il ruolo delle bioenergie nel mix energetico del Paese. AIEL, da sempre in prima linea nella promozione della filiera legno-energia, ha ribadito la necessità di garantire un quadro normativo che valorizzi il contributo alla transizione energetica delle biomasse legnose.

Il contributo delle biomasse nella transizione energetica

Annalisa Paniz ha messo in luce il ruolo cruciale che la filiera legno-energia riveste per la produzione di energia rinnovabile in Italia, evidenziando come da questa fonte derivi già oggi circa il 63% di tutto il calore rinnovabile prodotto in Italia. Un contributo che è destinato a crescere ulteriormente, integrando le bioenergie nella strategia di decarbonizzazione del Paese per ridurre l’attuale dipendenza energetica dalle fonti fossili. “Le biomasse legnose sono l’unica fonte rinnovabile di prossimità, strettamente legata alla gestione forestale sostenibile – ha dichiarato in audizione Paniz –. Se gestite correttamente, le foreste possono fornire un contributo essenziale all’equilibrio energetico del Paese, favorendo anche la tutela ambientale e lo sviluppo socioeconomico delle aree rurali e montane”.

Aspetti critici e virtuosi dello schema di decreto

Durante l’audizione, AIEL ha espresso il proprio apprezzamento per l’obiettivo del decreto di semplificazione e riordino della disciplina concernente la costruzione e l’esercizio degli impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili, ma ha evidenziato alcune criticità che potrebbero rallentare lo sviluppo del settore. Tra queste, l’introduzione per tutti i regimi amministrativi del titolo edilizio per l’autorizzazione e la costruzione degli impianti FER, che potrebbe gravare ulteriormente sulle amministrazioni locali, allungando i tempi di approvazione.

Le proposte di AIEL

Due in particolare le priorità principali secondo l’Associazione: evitare oneri e vincoli non proporzionati alla tipologia e alla dimensione degli impianti di piccole e medie dimensioni, come quelli a biomasse legnose, e fornire un quadro normativo chiaro e stabile, per facilitare l’attuazione delle politiche di sviluppo delle energie rinnovabili, con particolare riferimento alla filiera agroforestale e alle bioenergie.

Il decreto ha il merito di stimolare il ricorso alle Migliori Tecnologie Disponibili (BAT) a biomasse – ha continuato Paniz – valorizzando il loro il potenziale strategico nel settore degli impianti termici civili e soprattutto nel settore degli impianti termici a servizio dei processi produttivi industriali compreso il teleriscaldamento e la cogenerazione ad alto rendimento. Come AIEL stiamo lavorando per consolidare il ruolo della filiera legno-energia non solo come fonte di energia pulita, ma anche come volano di crescita economica e competitività per il Paese, una visione che mi sembra condivisa anche dal mondo della politica”. 

Secondo l’Associazione, una crescita strategica del settore delle biomasse legnose deve essere sostenuta soprattutto nel settore industriale, grazie al calore di processo e la cogenerazione ad alto rendimento.  Un simile approccio contribuirebbe a migliorare la competitività delle aziende e del settore industriale, abbassando il costo dell’energia ed evitando l’importazione di oltre 10 miliardi di metri cubi annui di gas naturale.

Prospettive sulla filiera legno-energia in Italia

Le aziende italiane produttrici di tecnologie sono market leader in Europa, rappresentando oltre il 70% del mercato. L’Italia può contare su una filiera di eccellenza che comprende oltre 14.000 imprese e 72.000 operatori, generando un fatturato di più di 4 miliardi di euro. AIEL ha ribadito la necessità di rafforzare il dialogo tra le istituzioni e gli attori del settore, al fine di accelerare la transizione verso un modello energetico più sostenibile, virtuoso e resiliente.