In Lombardia l’anno migliore di sempre per la qualità dell’aria

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ARPA Lombardia ha pubblicato un primo report sulle attività di monitoraggio della qualità dell’aria nel 2023 in Regione Lombardia.

Il report si riferisce agli andamenti delle principali fonti di inquinamento atmosferico nell’anno solare 2023 e descrive “complessivamente l’anno migliore da quando si è avviata la misura della qualità dell’aria”.

Cosa dicono i dati

I dati rilevati nelle stazioni operative in tutta la regione restituiscono valori incoraggianti sia per i PM10 che per il valore di PM2.5 per i quali la media annuale è rimasta entro i limiti in tutta la Regione Lombardia.

Nello specifico, come si può apprezzare nel Grafico 1, l’andamento della media annua delle emissioni di PM10 ha fatto registrare un ulteriore decremento riconfermando i valori sottosoglia rilevati negli ultimi anni.

Grafico 1: Trend delle medie annue in Regione Lombardia per il PM10 (Fonte: ARPA Lombardia 2024)

L’andamento positivo si riconferma anche nel numero di giorni di superamento (Grafico 2) che per la maggior parte delle stazioni è sceso sotto il limite dei 35 giorni con alcune eccezioni (“in più dell’80% delle stazioni di rilevamento, il numero di giorni di superamento è il migliore di sempre”).

Grafico 2: Trend del numero di giorni di superamento in Regione Lombardia (Fonte: ARPA Lombardia 2024)

Per la prima volta anche la media annuale di PM2.5 è rimasta entro i limiti in tutta la Regione

I valori di PM10 sono confermati anche per la frazione più fine delle polveri, che per la prima volta si attesta sotto il limite dei 25 μg/m3.

Grafico 3: Trend delle medie annue in Regione Lombardia per il PM10 (Fonte: ARPA Lombardia 2024)

Il calo delle emissioni di PM2.5 è particolarmente significativo ed interessante, essendo la combustione domestica una delle sorgenti emissive più rilevanti.

La strada da percorrere è ancora lunga ma la direzione è quella giusta

Questi dati, seppur rassicuranti, non devono far allentare l’attenzione sul tema ma offrono una conferma dell’efficacia delle azioni intraprese fino ad oggi.

La capacità di mettere in campo una strategia sistemica attraverso le misure adottate dalle Istituzioni e l’impegno degli operatori dei vari settori economici coinvolti, ha permesso di raggiungere risultati importanti sul fronte della qualità dell’aria, facendo di Regione Lombardia un esempio virtuoso da seguire.

Il problema della qualità dell’aria riguarda tanti settori produttivi – commenta Annalisa Paniz, Direttrice generale di AIEL – ma il settore del riscaldamento a biomassa legnosa è stato tra i primi ad attivare politiche di sistema per ridurre il proprio impatto. Secondo i dati della nostra associazione, al netto di una sostanziale stabilità del parco installato di apparecchi a legna e pellet, in Italia le emissioni del settore nel periodo 2010-2022 sono diminuite di oltre il 40% per effetto dei progressi tecnologici dei nuovi generatori installati, della sostituzione degli apparecchi obsoleti con apparecchi più efficienti e del calo dei consumi”.

I dati rilevati da ARPA Lombardia – prosegue la Direttrice Paniz – confermano che la strada intrapresa per affrontare il problema è quella giusta e smentiscono gli allarmismi ingiustificati rilanciati dai media nei mesi scorsi. Tuttavia, l’imponente parco di generatori vetusti ancora attivo in Italia ostacola un’ulteriore accelerazione del processo di miglioramento della qualità dell’aria. Per questo – conclude Paniz – è necessario rafforzare ulteriormente l’impegno per la riqualificazione energetica del parco installato, partendo da un’ulteriore semplificazione, revisione e potenziamento dell’incentivo Conto Termico“.