Biomasse, cominciamo a conoscere questo mondo
Le biomasse sono fonti energetiche rinnovabili non fossili e più precisamente la parte biodegradabile di prodotti, rifiuti e residui provenienti dall’agricoltura (comprendente sostanze vegetali e animali), dalla silvicoltura e dalle industrie connesse, nonché la parte biodegradabile di rifiuti industriali o urbani. Si tratta dunque di un termine molto ampio che indica materie molto diverse tra loro.
Biomasse legnose
Sono biomasse anche la legna da ardere, così come il cippato e il pellet, i materiali legnosi più utilizzati come biocombustibili per alimentare i moderni sistemi di riscaldamento come caldaie, stufe e altri apparecchi domestici. Essendo tutti biocombustibili di origine legnosa che derivano da processi di lavorazione del legno, tutti e tre i materiali possono essere definiti come biomasse legnose.
Legna o legno?
La legna da ardere, è legno sottoposto ad un processo di essiccazione o stagionatura finché non raggiunge un contenuto idrico inferiore al 20%, ottimale per la combustione. Il cippato è legno ridotto in scaglie, con grandezze che variano da alcuni millimetri a circa 6 cm. È prodotto a partire da residui agricoli e forestali quali tronchi, stanghe, ramaglie, piante intere o da residui dell’industria del legno.
Piccolo ma potente: il pellet
Il pellet deriva da un processo di essiccazione e compattamento della materia prima proveniente da biomasse legnose (segatura e trucioli di legno vergine non contaminato). Le pressioni e le temperature dovute al processo comportano il parziale rammollimento dei costituenti del legno, in modo specifico della lignina, che fondendosi funge da collante naturale. A parità di volume, il pellet produce molto più calore rispetto alla legna da ardere, perchè ha un potere energetico molto alto. Il pellet sicuro e di qualità è certificato con il marchio ENplus.
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